Guerra e disonore
Sembrerebbe tutto chiaro, più chiaro di così? Uno Stato che invade un altro Stato sovrano, bombarda le sue centrali nucleari, uccide i suoi civili, vuole impadronirsene e intanto minaccia il mondo di un olocausto nucleare. Eppure, troppi intorno a noi sono confusi, per usare un’espressione eufemistica. Per non parlare della vecchia sinistra, che è riuscita a mettere 50mila persone in piazza senza una, o solo con due o tre, bandiere ucraine. Una manifestazione contro l’Ucraina, in realtà. Ma anche nel mondo ebraico, in cui pure l’UCEI ha pronunciato da subito parole chiarissime, voci che accusano di antisemitismo gli ucraini echeggiano qua e là. E nemmeno il bombardamento russo al Memoriale di Babyn Yar le ha messe a tacere. Voci da più parti diverse, come nel mondo non ebraico, in cui coloro che cercano di scusare Putin o di giustificarlo hanno matrici diverse.
Come allora non ricordare la Conferenza di Monaco, nel 1938, che aprì la strada ad Hitler? e la lapidaria frase di Churchill:” Avevamo la scelta fra il disonore e la guerra, abbiamo scelto il disonore, e abbiamo avuto anche la guerra”.
Anna Foa, storica