La testimonianza di Lea Polgar
“Guerra, un ricordo indelebile
Impegniamoci tutti per la solidarietà”

Commovente testimonianza di Lea Polgar, 89enne ebrea fiumana, al sit in organizzato dai giovani della Comunità di Sant’Egidio in Campidoglio per dire “sì alla pace” e “no alla guerra”. Tra i partecipanti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“La guerra me la ricordo benissimo, è una paura che non si può spiegare a parole. Ricordo sopra il cielo di Roma gli aerei che lanciavano bombe e il sole oscurato. E ancora: i vetri che si rompevano, un rumore davvero terribile. Si rischiava la morte del topo”, ha detto Polgar rivolgendosi a una platea composta in larga parte da studenti. Una delle sue fortune, ha poi aggiunto, “è stata quella di aver incontrato delle persone che mi hanno aiutato”, riuscendo così ad evitare l’arresto da parte nazifascista. Nel suo caso i coniugi Aurelio e Melanie Mistruzzi, poi riconosciuti tra i “Giusti tra le Nazioni” dallo Yad Vashem.
Da qui l’invito ai giovani: “Ci sono tante persone in arrivo in Italia: vanno aiutate e capite, dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità”. Al tempo delle persecuzioni antiebraiche, ha poi evidenziato Polgar, l’indifferenza “creò gravi danni, ma adesso è diverso: quasi tutto il mondo si sta rivoltando e si sta dando da fare”. Anche noi, ha concluso, “possiamo fare qualcosa”.