Antico e futuro, l’arte
che costruisce armonia
Per tre mesi le creazioni di Tobia Ravà hanno trovato casa ad Asolo, presso il locale museo civico, chiamate a comporre un itinerario dedicato al Rinascimento e alla sua eredità. Un tema approfondito con la cifra artistica che lo caratterizza, in equilibrio tra ghematrià (il criterio di permutazione delle lettere in numeri) e kabbalah (il pensiero mistico ebraico). Anche in questo caso, quindi, numeri e lettere hanno disegnato veri e propri “tappeti di significati” rivestendo palazzi, strade, individui. Arte nella sua funzione di “auxilium”, come forma di sostegno all’essere umano, sottolineavano le curatrici Patrizia Lazzarin e Maria Luisa Trevisan nell’introdurre i tanti filoni di cui si compone la sua testimonianza. Una bussola, un bisogno imprescindibile.
Un saggio di tutto ciò lo ritroviamo anche nell’ultimo allestimento a lui dedicato. Si tratta di “Antichi Futuri, Divine Armonie”, di recente inaugurazione alla galleria d’arte Exclusive Urban Art in via della Reginella a Roma. Curata da Federico Veneziani e Nicole Calo, titolari della galleria, l’esposizione personale racchiude una ventina di opere di Ravà. Una piccola ma significativa selezione.
Ad essere affrontato, tra gli altri, uno dei temi di più recente esplorazione: il mondo animale. Non a caso l’immagine scelta per la locandina è quella di un Tyrannosaurus Rex. Opera, questa, che gli ha permesso di addentrarsi in quello che Ravà definisce “il buco nero della preistoria”. Tra lavori su Colosseo, Venezia e molto altro ancora, troviamo esposte anche delle testuggini. Un animale cui è particolarmente affezionato ma anche un modo per onorare una delle istituzioni del quartiere ebraico romano: la fontana delle tartarughe di piazza Mattei.