Il ricordo nell’ex casa Rosselli-Nathan
“Mazzini, messaggio sempre attuale”

È un Giuseppe Mazzini ormai morente quello che busserà, nel febbraio del 1872, alla porta di Pellegrino e Janet Nathan Rosselli. Nessun altro posto, come la casa di quella gloriosa famiglia ebraica che da anni gli è fedele in una comunanza di ideali e passioni, gli potrà dare le stesse garanzie. Sarà l’ultimo conforto fin quando, il 10 marzo, lascerà questo mondo sotto il falso nome di George Brown.
Ricostruita dopo i bombardamenti bellici come Domus Mazziniana, l’ex abitazione pisana dei Rosselli-Nathan è stata il centro delle iniziative organizzate a partire da quest’oggi per i 150 anni dalla scomparsa del patriota genovese. E in particolare l’inaugurazione della mostra “Dare un volto all’idea. L’immagine di Mazzini nella filatelia”, seguita dall’emissione di un francobollo commemorativo e da una successiva cerimonia agli antichi Arsenali repubblicani.
“Oggi più che mai l’ideale mazziniano della fratellanza universale tra i popoli può essere fonte d’ispirazione. Un pensiero che l’emergenza della pandemia e la tragedia dell’Ucraina rendono attuale”, le parole del presidente della Camera Roberto Fico ospite d’onore della giornata. Ad aprire la cerimonia un intervento del rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella, che è anche il presidente della Domus Mazziniana. Ricordare pensiero e azione di Mazzini, il suo messaggio, rimanda anche “al senso profondo dell’Italia e dell’Europa come comunità politiche unite da un destino comune”.