I giovani, la Memoria e la lettura,
La sfida del Social book club
Incentivare la lettura e la condivisone di libri tra studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado. È l’obiettivo che ha spinto la Fondazione Museo della Shoah di Roma ad attivare un “Social book club” rivolto a giovani lettori che potranno commentare in forma critica i libri che hanno suscitato maggiormente il loro interesse, “aprendo un dibattito fatto di condivisione e scambio di opinioni, attraverso l’utilizzo dei mezzi di comunicazione” di cui fanno un uso rilevante nel loro vissuto quotidiano. Come, tra gli altri, Instagram e TikTok. Per iniziare la Fondazione ha scelto di regalare un libro di recente uscita: Le cose che ci fanno paura (ed. Giuntina) della docente di scrittura per ragazzi Keren David. Un testo ambientato ai giorni nostri e che racconta una storia in cui degli adolescenti, di religione ebraica e musulmana, si trovano a combattere insieme l’odiosa minaccia del razzismo e dell’antisemitismo. “Un testo che, siamo sicuri, susciterà un enorme interesse”, sottolinea la Fondazione nell’annunciare questo nuovo progetto. Toccherà poi agli studenti animare il Social book club con post e condivisioni così da “avvicinare un numero sempre maggiore di loro coetanei alla lettura”.
(Nell’immagine: la Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah)