Sinagoghe e luoghi ebraici a rischio,
l’allarme della fondazione internazionale

Sono oltre 400 sinagoghe a rischio per via del conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina. La stima è della Foundation For Jewish Heritage, ente internazionale con sede a Londra che ha tra i suoi scopi primari la tutela dei siti ebraici in Europa e nel mondo.
Tutte le forze armate, si legge in una nota, hanno “una responsabilità assoluta nel proteggere beni culturali e luoghi di culto”. Realtà, si ricorda, “che sono un patrimonio dei popoli” e che sono tutelate da vari trattati. A partire, citato per primo, dalla Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato stipulata all’Aia nel 1954.
Attacchi deliberati contro luoghi di culto, si sottolinea ancora, “sono perseguibili come crimini di guerra”. In questo senso le tracce della presenza ebraica in Ucraina nelle loro diverse declinazioni “hanno un significato speciale, in quanto collegate a comunità annientate o decimate nella Shoah”. Edifici spesso violati dalla barbarie. Una testimonianza, quindi, “di quel potenziale di inumanità di cui l’uomo è capace: una lezione cruciale al giorno d’oggi”.

(Nell’immagine: la sinagoga Jakob Glanzer di Leopoli)