Essere profughi

Promemoria. “Solitamente il termine ‘profugo’ designava una persona costretta a cercare asilo per aver agito in un certo modo o per aver sostenuto una certa opinione politica. È vero noi abbiamo dovuto cercare asilo; tuttavia non abbiamo fatto nulla e la maggior parte di noi non si è mai sognata di avere un’opinione politica radicale. Ora ‘profughi’ sono quelli di noi che hanno avuto la grande sfortuna di arrivare in un paese nuovo senza mezzi, e che per questo hanno bisogno dell’aiuto dei Refugee Committees”. Hannah Arendt, Noi profughi (1943). Ottanta anni fa. Oggi.

David Bidussa, storico sociale delle idee