Ripensare il mondo

Nel migliore dei casi, anche se l’aggressione russa sarà bloccata dalla resistenza ucraina e le mire espansionistiche di Putin saranno fermate, tutto sarà davvero cambiato intorno a noi. Un cambiamento che non può non riguardare anche noi ebrei, in diaspora come in Israele. Dovremo riaggiustare, forse anche profondamente, il nostro modo di vivere e di rapportarci al mondo. Tanto per fare solo l’esempio più evidente di questa necessità di ripensarci, dovremo trovare il modo di reimmaginare la diaspora, guardando al modo in cui un presidente ebreo ha guidato nella resistenza all’aggressore un paese in cui gli ebrei hanno storicamente vissuto come una minoranza, e non senza grandi problemi.
Forse possiamo trovare un precedente, sia pur parziale e caratterizzato da molte diversità, nella grande partecipazione degli ebrei italiani, ancora chiusi nei ghetti, alla nascita della nazione italiana nel Risorgimento. Ma l’appartenenza dovrà essere ripensata, per noi come per il resto del mondo.

Anna Foa