Dall’Ucraina a Gerusalemme:
una maratona per la solidarietà

Valentyna Kiliarska è una delle maratonete più forti d’Ucraina. Una sportiva d’alto livello, con vari titoli nazionali in bacheca e riconoscimenti di un certo prestigio anche all’estero.
In poche ore la sua vita, come quella di milioni di altri ucraini, è stata stravolta. La casa distrutta da un missile russo, il marito arruolato nell’esercito, lei che con la figlia è stata costretta a una fuga avventurosa in Polonia (dove è arrivata all’incirca una settimana fa). Non ha però perso la sua dignità di persona e atleta. E avrà occasione di dimostrarlo a breve, in un’occasione davvero straordinaria che si è concretizzata in queste ultimissime ore: la Maratona di Gerusalemme.
Dalla Capitale d’Israele è giunto infatti un invito raccolto con entusiasmo dalla diretta interessata: quello di essere l’ospite d’onore del grande evento sportivo in programma venerdì mattina, con oltre 15mila atleti al via (di cui una ventina provenienti dall’Italia). Una partecipazione dall’enorme significato simbolico a prescindere dal risultato che sarà poi conseguito in gara. Un messaggio di impegno al mondo, un invito a non restare indifferenti.
Un segno di speranza in una giornata difficile per Israele. Quattro persone sono state uccise e numerosi sono stati anche i feriti in un attacco terroristico compiuto a Beer Sheva, città nel sud del Paese. Secondo la polizia, l’attentatore ha prima accoltellato a morte una donna in una stazione di servizio. Poi è entrato nella sua auto e ha speronato un ciclista, prima di scendere di nuovo e accoltellare diverse persone in un centro commerciale. Un autista di un autobus, armato di pistola, ha affrontato il terrorista, cercando di fermarlo e fare in modo che si arrendesse. L’attentatore però lo ha attaccato e l’autista ha aperto il fuoco assieme ad un altro civile arrivato sulla scena.
I media riferiscono che il responsabile dell’attacco si chiamava Mohammad Ghaleb Abu al-Qi’an, 34 anni, aveva cittadinanza israeliana ed era stato condannato per terrorismo. Aveva scontato quattro anni di carcere per aver cercato di unirsi all’Isis in Siria.
(Nell’immagine in alto: la vittoria di Valentyna Kiliarska alla mezza maratona di Leopoli del 2017)