I giovani e l’educazione ebraica,
il piacere di ritrovarsi (in presenza)

Ritorno alle attività in presenza per l’Ufficio Giovani Nazionale UCEI.
Firenze la Comunità scelta per una iniziativa intercomunitaria che ha visto la partecipazione di oltre una quarantina di giovani e giovanissimi tra i 5 e i 17 anni, in rappresentanza di varie realtà ebraiche italiane. Ad accoglierli in Comunità, insieme ai genitori e familiari che li hanno accompagnati a Firenze, i saluti di benvenuto del rabbino capo rav Gadi Piperno e della Consigliera UCEI Sara Cividalli. La giornata, oltre a una serie di attività dedicate a questa fascia d’età, è stata caratterizzata da una visita alla scoperta delle bellezze artistiche locali, da un percorso specificamente dedicato alle testimonianze della presenza ebraica a cura di Giovanna Bossi Rosenfeld e da uno spazio ricreativo sulla genitorialità e l’educazione ebraica coordinato da Ruth Mussi. Al ritorno in Comunità, come da tradizione per Purim, ragazze e ragazzi hanno ricevuto il loro mishloach manot da parte dell’UCEI.
Una giornata nel suo complesso molto positiva. “È stato entusiasmante vedere come questi ragazzi, dopo un così lungo break, in pochi istanti avessero già ripreso i rapporti e la sintonia tra loro. Questo ci ha portato a riflettere su quanto sia importante il rapporto umano per i ragazzi e quanto questo sia mancato negli ultimi anni”, sottolineano Dafna Terracina e Genny Di Consiglio dell’Ufficio Giovani emanazione dell’area Educazione e Cultura dell’Unione. Una giornata “a dir poco suggestiva”, si aggiunge poi. E gratificata in questo senso dai “volti sorridenti dei bambini e dei ragazzi più grandi, i quali si sono scambiati i numeri di telefono per restare in contatto”. Interazioni che hanno dato una cornice “a questo fantastico quadro creato ora dopo ora, persona dopo persona”. Con la speranza viva, espressa dallo staff, che sia soltanto il primo di una serie.