La cittadinanza onoraria di Ferrara
al rav Luciano Caro
“Figura di cultura, etica e valori”

Di Ferrara è rabbino capo ormai da 32 anni. Una seconda casa ormai per rav Luciano Caro.
A certificarlo è arrivato in queste ore un tributo particolarmente significativo. Il Consiglio comunale, agendo all’unanimità, ha deciso infatti di conferirgli la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento, è stato reso noto dal sindaco Alan Fabbri, “ai valori culturali, etico-morali e sociali che lo contraddistinguono”. Oltre a ciò, ad essere solennizzati con questa iniziativa sono stati anche “il suo profondo impegno in ambito culturale e religioso” e “l’intensa e riconosciuta attività a livello nazionale e internazionale messa in campo a favore della conoscenza della cultura ebraica e delle discriminazioni subite durante la Shoah”.
“Era da un po’ che circolava questa idea. Mi sento molto emozionato e gratificato” spiega il rav, che è nato a Torino e ha conseguito la semikhah all’età di 24 anni, per poi esercitare nella sua città d’origine e in seguito a Trieste e Firenze. Oltre a ciò ha svolto e continua a svolgere la funzione di rabbino di riferimento per altre Comunità (attualmente Pisa).
“Quella di Ferrara è una Comunità piccola nei numeri e costretta a confrontarsi, come tante altre, con un impoverimento demografico. Non per questo però ha scelto di arrendersi. Anzi, continua a mostrarsi attiva e vivace”, sottolinea rav Caro.
Un nuovo riconoscimento, quello estense, che si aggiunge a una serie di precedenti attestati. Recentemente infatti al rav è stata conferita la cittadinanza onoraria di Forlì. Mentre in passato analogo omaggio gli era stato fatto dalle amministrazioni di Bertinoro, Lugo e Siracusa.
“Siracusa era davvero un’epoca fa”, scherza il rav. “Ricordo che allora si parlava molto meno di Meridione ebraico di quanto lo si faccia oggi. Fu davvero una bella soddisfazione. Ricordo come fosse oggi l’emozione di leggere la Torah a Palermo, dentro un’abitazione privata”.