L’iniziativa a Genova
“Ucraina, lo sport che aiuta”

“Un piccolo gesto per aiutarli a sentire meno forte il peso della lontananza da casa e ad integrarli nel nostro tessuto sociale”. Così Angiolo Chicco Veroli, presidente della Società Ginnastica Andrea Doria, nell’annunciare una serie di iniziative rivolte ai profughi ucraini, e in particolare ai più giovani, già arrivati o in arrivo sul territorio genovese. Veroli, che è anche uno dei due vicepresidenti della Comunità ebraica di Genova, segnala in particolare l’offerta di corsi dedicati per ritrovare, attraverso lo sport, un momento di serenità. Una manifestazione di impegno subito condivisa “da tutte le sezioni della nostra polisportiva”.
L’idea, si afferma, è che “lo sport vince sempre, anche sulla guerra: lo sport è passione, speranza, relazione, vita”. Una storia gloriosa, quella dell’Andrea Doria, le cui radici affondano al 1895 anno della fondazione: da una fusione della sua sezione calcistica con quella della Sampierdarenese sarebbe poi nata la Sampdoria. Già nelle scorse settimane si era distinta in una raccolta di beni di prima necessità poi inviati alla popolazione ucraina sotto attacco.
Sul fronte comunitario Veroli annuncia invece che da oggi una famiglia sarà accolta in una struttura della Genova ebraica. Si tratta di una giovane coppia con un figlio di pochi mesi. Il marito è riuscito a lasciare il Paese grazie al suo passaporto israeliano.