Oltremare – Onde
Fra le onde che si allargano e colpiscono tutto il mondo o almeno tutta l’Europa e anche noi qui di poco più lontani, c’è anche l’aumento dei prezzi della cosa più basilare sulle nostre tavole, e cioè il pane. Non posso avere dubbi, dopo aver ricevuto il seguente messaggio dal fornaio del nostro moshav: “Buongiorno e buona settimana, a causa del drammatico aumento dei prezzi delle materie prime e dei trasporti nelle ultime settimane, siamo costretti ad aumentare i prezzi dei prodotti a partire dal 1/4/2022.” E a seguire i nuovi prezzi, aumentati appunto in modo preoccupante. Certo poi c’è una settimana intera in aprile in cui il pane non si compera, ma possiamo tranquillamente escludere direi, che anche se nel frattempo finisse la guerra in Europa, a maggio ritroveremo i prezzi precedenti.
Poi certo c’è ben di peggio. C’è la giovane signora bionda in fila per pagare al supermercato un venerdì, con figlia di una decina d’anni, che racconta in buon inglese di esser scappata da una città del nord dell’Ucraina con anche il marito nei primissimi giorni della guerra, quando ancora non c’era l’obbligo di restare nel paese per gli uomini abili. Storie così, di fughe in automobile, code di giornate intere senza essersi preparati a scenari estremi, con in tasca solo i contanti che erano in casa, ne abbiamo lette sui giornali, e queste sono ancora relativamente le storie meno angosciose. Racconta tutto in modo un po’ meccanico, come se parlasse di una terza persona e non di sé stessa, della sua famiglia. Come siano saliti su di un aereo per Budapest resta una domanda che non ho fatto sul momento, e quindi chissà. Da Budapest poi, immagino che un qualche ministero israeliano si sia curato di farli salire sull’aereo per Israele. Ora sono in un rifugio – dice proprio “shelter”, non casa, non appartamento – da qualche parte nel sud di Ashdod, fa un segno largo col braccio, come ad indicare istintivamente la direzione. Senza famiglia, lontani da casa, ma almeno con un tetto, anche se temporaneo, sulla testa.
E anche loro però, come i prezzi del pane, mi pare poco probabile che ritorneranno a quello che erano prima del 24 febbraio.
La ragazzina, comunque, sorride.
Daniela Fubini