Alle soglie della dissoluzione
A lungo, a partire dagli inizi del secolo scorso, abbiamo pensato che se non c’è catastrofe apocalittica, se non c’è rottura radicale della realtà data, se non c’è abisso da attraversare, non ci sarà futuro. Ovvero che la condizione per pensare un nuovo inizio occorresse essere sempre alle soglie della dissoluzione. Ecco ci siamo, forse. Ma non si vede offerta di futuro. Non ci sono più le dissoluzioni di una volta.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(3 aprile 2022)