I pluralismi d’Europa
e la musica che unisce
Sensibilizzare la società civile per abbattere preconcetti e pregiudizi sui rispettivi mondi di riferimento è uno degli obiettivi del progetto “Memoria a più voci” avviato da Unione Giovani Ebrei d’Italia e Unione Comunità Romanès in Italia.
Cinque incontri in tutto, con la collaborazione tra le altre dell’Università La Sapienza di Roma sede fisica dell’iniziativa, affinché il ricordo dei drammatici avvenimenti del Novecento “sia sempre più un valore attivo della nostra società, al fine di maturare consapevolezze che si tramutino in azioni concrete, per tessere la trama di un futuro più virtuoso”. Tema dell’incontro odierno, il secondo della serie, è stato “Pluralismi d’Europa”. Introdotto e moderato dal docente Alessandro Saggioro, si è aperto con i saluti istituzionali della preside della facoltà di Lettere e Filosofia Arianna Punzi e del direttore del dipartimento Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo dell’ateneo Gaetano Lettieri. A seguire gli interventi di Bernadette Fraioli, dottoranda in Storia dell’Europa e coordinatrice dell’iniziativa per conto della Sapienza; Alexian Santino Spinelli, fondatore di UCRI e ambasciatore per l’arte e la cultura romanì nel mondo; Enrico Fink, presidente della Comunità ebraica di Firenze e direttore dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Proprio Spinelli e Fink, in conclusione di incontro, hanno dato un saggio di quanto possa portare lontano una cooperazione in questo ambito offrendo ai presenti un repertorio di brani sotto la bandiera del gruppo musicale da loro animato “Romanò Simchà – Festa ebraica rom”.