Il 25 Aprile e l’Ucraina

Sarà un 25 Aprile col pensiero di molti rivolto all’Ucraina e al suo dramma.
“Noi festeggiamo la sconfitta del nazifascismo, mentre gli ucraini soffrono e muoiono sotto le bombe di Putin. Vicende storiche diverse, ma è impossibile non vederle connesse nella tragedia di un Novecento che non si rassegna mai a finire”, il pensiero del direttore della Stampa Massimo Giannini. Il suo editoriale, dedicato ad alcune posizioni “equilibriste” sul conflitto che hanno suscitato sconcerto e amarezza, si apre con una citazione da Staligrando di Vasilij Grossman.
Dopo aver promosso per settimane tesi indifendibili il presidente dell’Anpi Pagliarulo ha corretto ieri il tiro sull’Ucraina, definendo quella di questo popolo sotto attacco una “Resistenza doverosa e legittima”. Come scrive Repubblica si tratta di “una retromarcia rispetto alle sue prime posizioni, alla vigilia di un 25 Aprile che quest’anno si annuncia particolarmente teso”.
Per Aldo Cazzullo (Corriere) “non dobbiamo sopravvalutare qualche imbecille che in passato ha vergognosamente fischiato la Brigata Ebraica, ma non dobbiamo neppure abituarci né a questo, né in generale alla denigrazione della Resistenza e alla sua lettura ideologica”. A proposito dei nemici del 25 Aprile: una ignobile parata neofascista è in programma stamane a Predappio. Ne parla, tra gli altri, Repubblica Bologna.
Sulla Stampa una carrellata di storie di atleti che si opposero al nazifascismo: “Da Bartali a Sindelar, lo sport di Resistenza”.
In rete Ebrei resistenti d’Italia, “il portale online della Fondazione Cdec, a cura di Liliana Picciotto, che esplora, attraverso dati e documenti, il contributo ebraico alla Resistenza, in particolare in Campania, Lazio e Toscana” (Sole 24 Ore).

Un 25 Aprile nel segno anche dell’ebreo fiumano Leo Valiani. In abbinamento con il Corriere uscirà domani un suo testo autobiografico scritto nel 1945, “Tutte le strade conducono a Roma”. Un libro che molto è più di un diario, spiega nella prefazione il suo biografo Andrea Ricciardi. All’interno contiene infatti analisi acute “che, elaborate in corrispondenza o a ridosso degli eventi narrati, hanno retto al tempo e dimostrato che Valiani, come Gaetano Salvemini, si fece storico dei presente”.

Il giorno della verità per la Francia, chiamata a scegliere tra Macron e Le Pen. Decisivi si annunciano i voti che al primo turno sono andati al leader della sinistra radicale Mélenchon. Che è oggi l’ago della bilancia nelle urne. Ma soprattutto, scrive La Stampa, “vuole essere il protagonista delle elezioni dell’Assemblea nazionale, quelle che chiama il terzo turno, con il sogno di diventare primo ministro”. Macron resta il favorito. Ma, si avverte da molte parti, occhio all’astensione (e alle schede bianche) che potrebbero favorire l’estrema destra.

Si ricorda oggi il Metz Yeghern, il genocidio degli armeni. “Oggi, che l’Ucraina sta cercando di difendersi dall’aggressione della Russia di Putin, altri massacri e ogni genere di atrocità si stanno consumando, e un Tribunale internazionale per i crimini di guerra e contro l’umanità viene invocato. Quello – si legge su Repubblica – che mancò a suo tempo per gli armeni allorché le grandi potenze volsero lo sguardo altrove”.

Collocate a Udine nove pietre d’inciampo in ricordo di altrettanti poliziotti deportati. Una storia rimasta sconosciuta a lungo. Fin quando cioè, spiega il Corriere, la sezione locale dell’Associazione nazionale polizia di Stato si è messa al lavoro per ricostruire quanto avvenuto “attraverso documenti ufficiali, racconti, testimonianze”.

Il Manifesto racconta la migrazione di molte migliaia di ebrei russi verso Israele. La più grande, si sottolinea, “dal crollo dell’Urss”.

Il Secolo XIX presenta la mostra sulla Haggadah di Sarajevo inaugurata di recente al Museo ebraico di Bologna in collaborazione con il Centro Culturale Primo Levi e la Comunità ebraica di Genova. Un testo, si evidenzia, “dal valore universale”.

Avvenire segnala un incontro sulle festività pasquali, incentrato anche sul significato di Pesach, che si terrà nel pomeriggio a Latina. Tra i relatori la storica Anna Foa e il Consigliere UCEI Guido Coen.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(24 aprile 2022)