Le celebrazioni a Roma
“25 Aprile, data fondamentale”
“Anche quest’anno ci troviamo a dover contrastare strumentalizzazioni ed abusi – tra chi associa a questa festa la pretesa di altre presunte libertà e chi ha scelto di dimenticare il profondo senso della liberazione da regimi soffocanti e devastanti e oggi ne invoca nostalgicamente pericolosi concetti e modelli. Noi non dimentichiamo: per gli ebrei italiani è una data fondamentale e profondamente partecipata”.
Così la Presidente UCEI Noemi Di Segni nel motivare la scelta di non prendere parte, neanche quest’anno, al corteo del 25 Aprile organizzato dall’Anpi Roma. UCEI e Comunità ebraica hanno inaugurato le loro celebrazioni a Porta San Paolo, con la deposizione di due corone commemorative (una delle quali del Gruppo ebraico volontari) davanti alla lapide in ricordo dei partigiani a Porta San Paolo. Una scelta “per onorare il coraggio dei partigiani che allora, insieme alle forze alleate tra cui la Brigata Ebraica, contribuirono alla liberazione del nostro Paese dal nazifascismo: la nostra democrazia si fonda sulla Resistenza” ha evidenziato Ruth Dureghello, la presidente degli ebrei romani.
Ad essere scanditi, uno per uno, i nomi di tutti i combattenti della Brigata Ebraica che persero la vita in quei mesi.
La seconda tappa è stata a via Tasso, al Museo storico della Liberazione che sorge all’interno di uno degli edifici simbolo della persecuzione e repressione nazifascista. È stato il suo presidente Antonio Parisella ad accogliere tra gli altri in visita il sindaco Roberto Gualtieri, le presidenti Di Segni e Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni.
Il 25 Aprile, il messaggio del primo cittadino, “è la radice della nostra democrazia e la festa di tutti gli italiani”.