Matrimonio ebraico: gli usi, la storia
La mostra del Meis approda online
Una mostra “che fa bene al cuore”, sintetizzava il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto nel presentare “Mazal Tov! Il matrimonio ebraico” da lui curata insieme a Sharon Reichel. E questo perché l’atto del matrimonio, tra i più profondi atti di amore e di fiducia nei confronti del futuro, “porta con sé un messaggio di speranza universale, un balsamo per i tempi complessi che ci troviamo a vivere”. Era la primavera del 2021 e con questa suggestiva mostra il Museo nazionale dell’ebraismo italiano della Shoah di Ferrara intendeva celebrare il graduale ritorno alla “normalità” dopo i primi, drammatici mesi della pandemia. Due le linee guida seguite per realizzarla, raccontava Reichel in un recente dossier Musei su Pagine Ebraiche: “Da una parte gli oggetti legati al rito, dall’altra le varie forme di espressione che circondano il matrimonio, quelle che abbiamo raccolto sotto la dicitura ‘usi e costumi’. L’idea portante – si evidenziava – è stata quella di presentare oggetti che racchiudessero in sé storie personali, che potessero dimostrare concretamente quanto il valore di un manufatto possa essere sia artistico che culturale”. Un messaggio forte a monte: “Gli ebrei italiani non sono un ricordo passato, ma una storia del presente. Siamo così arrivati a individuare il tema del matrimonio, momento centrale nella vita di un individuo, ma anche della famiglia e della comunità”. Individuate e comprese le ragioni della mostra, l’attenzione è stata dedicata “alla scelta degli oggetti, ciò che rende unico il linguaggio di un percorso espositivo”. Numerose le testimonianze, provenienti da tutta l’Italia ebraica, cui è stata e si continuerà a dare evidenza anche online. La mostra trasmigra infatti ora sul web, con una fruibilità aperta a chiunque vorrà visitarla sfruttando le possibilità della rete. Un impegno al centro di un incontro che si svolgerà venerdì mattina, a partire dalle 9.30, presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia di Roma. Saranno proprio Spagnoletto e Reichel a presentare la trasposizione digitale di Mazal Tov!, con una introduzione di Milena Santerini vicepreside dell’Istituto Giovanni Paolo II e Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo della Presidenza del Consiglio. L’incontro si aprirà con gli interventi di Philippe Bordeyne, preside dell’istituto vaticano; rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma; Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica cittadina; Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.