“Leggere, la nostra salvezza”

Di fronte alla barbarie che avanza, alle notizie della guerra e alle sue laceranti ricadute nella vita di ciascuno di noi, c’è ancora una speranza. Ed è quella data dai libri, dalla cultura, dalla conoscenza. Un baluardo imprescindibile “in un momento così drammatico per l’umanità intera e in cui tutto quello che abbiamo costruito per decenni sembra crollare davanti ai nostri occhi”. Agghiacciante, a tal proposito, la vetrina concessa ieri “al ministro degli Esteri russo Lavrov”.
Così Sergio Della Pergola, illustre demografo, nell’intervenire nel corso dell’incontro online con le scuole coinvolte nella ventiduesima edizione del premio letterario Adei Wizo intitolato alla memoria della madre Adelina. Il primo dei due eventi conclusivi del concorso, incentrato sui due libri che sono stati in lizza per la vittoria nella categoria Ragazzi: L’uomo che salvò la bellezza, dedicato alla figura del “monument man” Rodolfo Siviero, con cui Francesco Pinto si è aggiudicato il premio. E Resta ancora un po’, l’altra opera finalista, la cui autrice è Ghila Piattelli.
“In un’epoca in cui numerosi sono i segnali di antisemitismo il coinvolgimento dei giovani è essenziale” il pensiero espresso dalla presidente nazionale Adei Susanna Sciaky in apertura d’incontro. In questo senso, ha poi aggiunto, i libri possono rappresentare uno strumento formidabile “per costruirsi una sana coscienza critica”. Una strada incoraggiata da sempre dalla dirigenza Adei sotto l’ala di un premio “che, nel corso degli anni, è sempre più cresciuto”.
L’incontro con gli autori è stato condotto da Sira Fatucci, presidente della Giuria Selezionatrice, e ha visto la partecipazione del Consigliere UCEI Saul Meghnagi. Quest’ultimo, riferendosi allo sforzo profuso dai giovani, ha parlato di “lavoro straordinario” e definito la qualità delle risposte e osservazioni critiche fornite post-lettura “uno stimolo alla riflessione altamente significativo”. Al centro, tra le altre, questioni inerenti la difesa della democrazia da ogni possibile minaccia e lo sviluppo di una maggiore educazione civica. Fronti entrambi, ha detto Meghnagi, “sul quale forte è l’impegno dell’UCEI”.
“Abbiamo voluto creare una via preferenziale di comunicazione ed educazione verso i giovani. Lo scopo è quello di fornire gli strumenti per esercitare un giudizio critico libero da condizionamenti e stereotipi”, ha sottolineato Sciaky a proposito dell’istituzione di questo Premio sempre più apprezzato da docenti e studenti. “I recenti fatti di cronaca e il dilagare di fenomeni come antisemitismo e antisionismo, dimostrano che la nostra società ha un estremo bisogno di far circolare questo tipo di letture”.