Pagine Ebraiche maggio 2022
Europa ebraica, il bivio del futuro

L’ultima indagine svolta dall’American Jewish Joint Distribution Committee fotografa un’Europa ebraica alle prese con molte sfide e incognite. Ma anche con potenzialità ancora non pienamente sviluppate per garantire la continuità di una presenza attraverso le generazioni. A detta degli esperti, il bivio sulla strada che si andrà a percorrere è ormai dietro l’angolo.
È l’argomento al centro del dossier ‘Ebrei d’Europa’ sul numero di maggio di Pagine Ebraiche in distribuzione. Numerosi gli spunti anche per la leadership comunitaria italiana, che su varie questioni sembra emergere con una sua specificità piuttosto forte. “L’antisemitismo è senz’altro un tema di cui tener conto. Ma piuttosto che su quest’aspetto, mi concentrerei sulle minacce e sui problemi di tipo interno. Ad esempio sull’impoverimento demografico, sulla conflittualità tra diverse visioni dell’ebraismo e del mondo, sulla mancanza di ricambio generazionale. Questa indagine suona come un campanello d’allarme”, sottolinea la sociologa del CDEC Betti Guetta.
Il giornale si apre nel segno di una serata speciale organizzata per il prossimo 23 maggio a Roma, dall’UCEI, nel nome di Sarah Halimi. Nel corso dell’incontro interverrà tra gli altri il figlio Yonathan, chiamato a ricordare la madre, restituirci un ritratto del suo lavoro in campo educativo e raccontare gli impegni assunti in sua memoria attraverso il centro comunitario Ohel Sarah (La tenda di Sarah) da lui animato ad Haifa. Con giuristi ed esperti della materia sarà poi affrontato il nodo forse più doloroso: la sentenza della Cassazione francese che, allo stato attuale, ha garantito l’impunibilità del suo assassino. Nelle pagine d’apertura anche uno sguardo ad alcune recenti iniziative digitali dell’Italia ebraica, dal nuovo sito del CDEC dedicato ai partigiani ebrei che liberarono l’Italia dal nazifascismo alla messa in rete, da parte del Meis, della sua mostra Mazal Tov! sul valore e l’impegno del matrimonio.
L’intervista del mese è a Giovanni Maria Flick, illustre giurista e presidente emerito della Corte costituzionale, che si sofferma sulla possibilità che un giorno Putin possa rispondere delle sue azioni davanti a un tribunale internazionale. Oltre a ciò Flick tasta il polso al nostro Paese, analizzando il suo difficile rapporto con la Memoria e lanciando un allarme sul pericolo che le tecnologie finiscano per soppiantare l’uomo. Il tema, di estrema attualità, del suo ultimo libro.
In Eretz l’argomento principale che si affronta è la crisi del governo israeliano, che ha perso la maggioranza in Parlamento e sembra atteso da settimane difficili su vari fronti. Mentre in Orizzonti una testimonianza ci racconta lo stato della Polonia, da tempo un osservato speciale, tra “diritti e contraddizioni”, e in Economia si anticipano alcuni temi legati alla conferenza su agricoltura e innovazione in programma a metà mese a Napoli su iniziativa dell’ambasciata israeliana a Roma.
Tra gli stimoli delle pagine di Cultura uno speciale sul ritorno della storia del cerbiatto Bambi nelle librerie. Non un racconto per bambini, come si è portati a pensare d’istinto influenzati dal cartone animato. Ma piuttosto una parabola dell’odio contro ebrei e minoranze che avrebbe portato l’Europa nel baratro. In Sport una suggestione che sembra farsi concreta: la possibilità che Israele presenti una sua candidatura ad ospitare i Mondiali di calcio del 2030 insieme a Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

(4 maggio 2022)