Ferrara, una giornata per l’incontro
Folta partecipazione da tutta Italia alla domenica intracomunitaria organizzata dall’area Educazione e Cultura UCEI diretta dal rav Roberto Della Rocca a Ferrara, in collaborazione con la Comunità ebraica e il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. A fruirne sia adulti che ragazzi, con programmi specificamente declinati secondo le diverse esigenze.
La giornata si è aperta con una visita nelle sinagoghe ferraresi e con il benvenuto del presidente della Comunità Fortunato Arbib, del vicepresidente Andrea Pesaro e del rabbino capo rav Luciano Caro. La successiva visita negli spazi sinagogali è stata poi suddivisa in tre gruppi, coordinati dallo stesso rav, da Shemuel Lampronti e da Luciana Roccas Sacerdoti. A portare i saluti dell’Unione l’assessore Davide Romanin Jacur.
La seconda tappa è stata il Meis, dove i partecipanti sono stati accolti dal direttore rav Amedeo Spagnoletto e portati in visita alla mostra “Oltre il ghetto. Dentro & Fuori”, sotto la guida dello stesso rav, oltre che di Sharon Reichel e Rachel Silvera. È poi seguita una conferenza sul tema “Dall’Italia a Gerusalemme”, con relatori il docente universitario Saverio Campanini e la guida turistica Angelo Polacco Lazar. A moderarli la coordinatrice delle attività culturali UCEI Ilana Bahbout.
Molti stimoli, lungo l’arco della giornata, anche per i più giovani. Tra gli aspetti più emozionanti, spiegano le educatrici dell’Ufficio Giovani Nazionale, “vedere bambini e ragazzi condividere esperienze e creare in poche ore una grande comunità ebraica”. Nella prima parte è stata svolta un’attività dalle madrichot Ugn, caratterizzata da giochi e intrattenimento “che hanno fatto avvicinare moltissimo i partecipanti e creato unione e senso di gruppo”. Dopo pranzo i più grandi hanno preso parte a una visita guidata, gestita dal personale di Coopculture, della mostra allestita al Meis; mentre i bambini hanno partecipato a un laboratorio, il quale consisteva nel racconto delle storie di vari giardini storici e nella preparazione di un breve lavoro sul tema. L’iniziativa si è conclusa con un piccolo tour per la città, passando per il Castello Estense e l’acquedotto. Molti positivi, al termine, i feedback di ragazzi e genitori. Per il direttore del Meis, rav Spagnoletto, l’iniziativa ha rappresentato la realizzazione di “molte delle cose alle quali tengo per il museo; ossia che sia sempre di più non un luogo distante ma uno spazio vissuto pienamente da ragazzi e adulti di tutte le età, parafrasando la mostra, ‘dentro & fuori’. Una realtà che riesca a parlare, con contenuti e soprattutto sentimento, tanto al mondo esterno, come è logico, quanto al mondo ebraico italiano. Abbiamo ospitato – ha concluso – partecipanti provenienti da più della metà delle comunità italiane, questo vuol dire che finalmente il MEIS è per tutti come una seconda casa”.