Il 9 maggio e il dolore del rabbino capo
“La Russia ha ‘denazificato’
il cimitero ebraico di Hlukhiv”

Nelle stesse ore in cui la Russia si apprestava a celebrare la Giornata della Vittoria all’insegna dell’ormai rodata retorica della “denazificazione”, una propaganda criminale rilanciata come previsto anche in occasione della grande parata odierna, si è diffusa la notizia dell’ennesimo bombardamento da parte di Mosca di un luogo della Memoria ebraica. I missili russi hanno infatti centrato un cimitero ebraico nella città di Hlukhiv, nell’oblast’ di Sumy: all’interno del sito, tra molte sepolture, anche le tombe di alcune vittime di un pogrom di inizio Novecento. Uno dei tanti focolai di odio antisemita dal quale scaturirono allora persecuzioni e massacri. Nel cimitero di Hlukhiv riposano anche alcuni Maestri oggetto di speciale venerazione da parte del mondo chassidico.
A rendere noto quanto avvenuto il ministro ucraino della Cultura e dell’Informazione Oleksander Tkacjenko. Reuven Asman, uno dei rabbini capo del Paese, è stato tra i primi a reagire. Questo il suo commento: “Alla vigilia del 9 maggio l’armata russa ha ‘denazificato’ il cimitero ebraico di Hlukhiv”.