“Stefano Gaj Taché, l’Italia ricorda”
“Un pensiero commosso va oggi in particolare al piccolo Stefano Gaj Taché, ucciso nel vile attacco condotto nell’ottobre di 40 anni fa alla sinagoga di Roma. Rinnovo la vicinanza mia e della Camera dei deputati ai suoi familiari, qui presenti oggi, alle altre persone che rimasero ferite, e a tutta la Comunità ebraica”.
Così il presidente della Camera Roberto Fico nel ricordare la figura del piccolo Stefano, due anni appena quando fu ucciso da terroristi palestinesi nell’attacco del 9 ottobre 1982 al Tempio Maggiore, nell’occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo celebrata stamane a Palazzo Montecitorio.
Un drammatico episodio spesso evidenziato, in questi anni, ai più alti livelli istituzionali. “Il nostro Paese ha pagato, più volte, in un passato non troppo lontano, il prezzo dell’odio e dell’intolleranza. Voglio ricordare un solo nome: Stefano Gaj Taché, rimasto ucciso nel vile attacco terroristico alla sinagoga di Roma. Aveva solo due anni. Era un nostro bambino, un bambino italiano” le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel giorno del suo primo insediamento.
Nel suo nome, lo scorso settembre, si era anche aperto il G20 delle religioni svoltosi a Bologna.