Tradurre per informare,
la staffetta dei tirocinanti

Succede in ogni università: con l’avvicinarsi della sessione di laurea aumenta la tensione, e oltre allo studio si pensa a verificare la documentazione, per accertarsi che sia tutto a posto. Per gli studenti dell’Università di Trieste che stanno svolgendo il tirocinio presso la redazione di Pagine Ebraiche sono settimane impegnative: non ci sono problemi a concludere il percorso, le ore necessarie a convalidare l’esperienza in UCEI sono tante, ma la Sezione di Studi in Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, la SSLMIT, certamente prepara anche a reggere la pressione. Il piccolo gruppo di traduttori è solido e solidale, e il sistema collaudato: a ogni traduzione corrisponde una revisione, fatta da un altro tirocinante, in modo che la collaborazione sia costante. Oramai da qualche anno è il passaparola a far arrivare i nuovi tirocinanti, che alla fine del percorso, oltre a essere valutati, devono a loro volta consegnare in università una scheda sull’esperienza appena conclusa. A Trieste l’incontro fra coloro che stanno finendo la collaborazione con la redazione e i nuovi candidati ha consolidato una volta di più lo spirito di gruppo e la voglia di mettersi in gioco incrociando il lavoro tra chi traduce in inglese, tedesco, francese, russo e spagnolo. Senza dimenticare il neerlandese, il portoghese e un poco di arabo. E tra poche settimane sarà un piacere poter raccontare le lauree di alcuni di loro e portare loro, come da tradizione, il nostro caloroso mazal tov.
a.t. social @ada3ves