Un osservatorio contro l’antisemitismo,
nel nome di Enzo Sereni
“La nostra è un’organizzazione apolitica ma il nome che abbiamo scelto è comunque la testimonianza di una certa simpatia verso quel sionismo socialista di cui fu una figura esemplare. Un simbolo ‘vivo’, in cui in tanti di noi si riconoscono”.
Da qui – spiega il giurista Emanuele Calò, che ne è il direttore – la scelta di intitolare ad Enzo Sereni un osservatorio appena costituito che vede il coinvolgimento di accademici ed esperti del diritto in sue molte declinazioni e che ha come sua prima finalità quella di contrastare il fenomeno dell’antisemitismo “lasciando un segno negli ambienti giuridici, anche attraverso delle pubblicazioni”. Il primo di “una serie che auspichiamo proficua di eventi” sarà una conferenza online del professor Sergio Della Pergola, emerito di demografia presso l’Università ebraica di Gerusalemme, che inaugurerà le attività sociali trattando il tema delle “manifestazioni e percezioni” dell’antisemitismo nell’Europa contemporanea. L’illustre studioso è tra i soci fondatori dell’Osservatorio, insieme a Massimo Iovane (ordinario di Diritto internazionale presso l’Università Federico II di Napoli), Francesco Lucrezi (ordinario di Diritti antichi presso l’Università di Salerno) e Giuliano Balbi (ordinario di Diritto penale presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli). Presidente è invece Paolo Pollice, professore emerito di Diritto privato dell’Università Federico II. Mentre due sono i segretari: Mariateresa Amabile e Theodoros Ziliaskopoulos.
“La speranza è che la nostra attività possa aiutare a fare chiarezza e soprattutto a far sì che si colmino alcuni vuoti: la risposta italiana ai fenomeni di odio antiebraico appare infatti spesso insoddisfacente” sostiene Calò, che è anche un dirigente a riposo dell’Ufficio Studi Internazionali del Consiglio Nazionale Notariato e dell’Unione Internazionale del Notariato. L’auspicio, inoltre, è che “al nostro Osservatorio si avvicinino anche tanti giovani: anche in questo ambito un ricambio generazionale è urgente”.