Comunità ebraica di Milano,
l’opposizione si dimette

Tutti e otto i Consiglieri di Milano Ebraica, lista di opposizione del Consiglio della Comunità ebraica di Milano, hanno rassegnato le dimissioni nelle giornata di ieri. “Impossibile portare avanti un dialogo – scrive Milano Ebraica in una nota diffusa dal sito della Comunità Mosaico – con una controparte che si contraddistingue” “da un atteggiamento arrogante, dispotico e anti-democratico”. La decisione, aggiungono, è stata presa “con grande amarezza” dopo “mesi difficili” e dopo l’ultima tesa riunione del Consiglio, tenutasi in parte a porte chiuse e in cui si è discusso del messaggio inviato dal presidente della Comunità Walker Meghnagi a Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, che quest’ultimo ha letto pubblicamente durante la convention di Fratelli d’Italia a Milano.
Nel Consiglio a porte chiuse, secondo quanto scrivono i Consiglieri di minoranza, Meghnagi ha letto un messaggio in cui “ha avanzato accuse di aver divulgato un messaggio privato che ha provocato minacce contro di lui e la sua famiglia. Un episodio assolutamente grave per il quale abbiamo tutti espresso massima solidarietà. Ma non possiamo accettare le non velate accuse per cui saremmo noi la causa di queste minacce. È utile – si legge nella nota – allora ricordare ancora una volta, che la lettera inviata a Ignazio La Russa, è stata letta pubblicamente durante la convention di Fratelli d’Italia e subito ripresa e pubblicata dal quotidiano Il Secolo d’Italia e successivamente da altri quotidiani. Una notizia che i bravi cronisti del giornale vicino a FDI non si sono fatti sfuggire”.
Nella consiliatura precedente era già accaduto che la lista di minoranza, allora Wellcommunity, avesse dato le dimissioni in blocco, portando alla caduta dell’intero Consiglio e a nuove elezioni.