Memoria viva, gli studenti italiani
in piedi per Sami Modiano

Trecento studenti e 50 docenti da tutta Italia nella rete delle attività educative della Fondazione Museo della Shoah si sono ritrovati al Teatro Vascello di Roma per una giornata all’insegna della condivisione di esperienze, traguardi e speranze.
L’incontro è stato l’occasione per condividere alcuni elaborati svolti durante l’anno dagli studenti e per soffermarsi sia sugli obiettivi raggiunti che sugli impegni futuri legati ai progetti di alternanza/lavoro in essere. In questo ambito la Fondazione ha ad esempio siglato nel 2021 un protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione dal titolo “Studiare, conoscere e insegnare la Shoah”.
A dare il benvenuto ai partecipanti il presidente della Fondazione Mario Venezia, il responsabile della didattica Marco Caviglia e Alessia Salmoni, vicepresidente del XII Municipio. Con loro anche il Testimone della Shoah Sami Modiano, infaticabile nel suo impegno di Memoria e trasmissione di valori alle nuove generazioni. Lo scorso mese di gennaio aveva già partecipato a un’iniziativa online della Fondazione con più di 60mila studenti, 1700 docenti e oltre 250 istituti collegati. Questa volta, in presenza, la sala si è alzata tutta in piedi. Una ragazza di Corleone ha poi letto una lettera che gli aveva scritto proprio nell’occasione dell’evento di gennaio. A conclusione dell’incontro la comunicatrice, docente e divulgatrice Flavia Trupia ha condotto un laboratorio-spettacolo con l’attore e regista Enrico Roccaforte dal titolo “Come parla il perfetto dittatore”. Un evento per approfondire il complesso tema della retorica e della sua doppia natura. Come è stato evidenziato, infatti, “può far volare le idee e cambiare il mondo”. Oppure, al contrario, “manipolare, imbrogliare e portare a compiere azioni sbagliate”.