“Libri, strumento di libertà”
“Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura”. Cita Pier Paolo Pasolini il Capo dello Stato Sergio Mattarella per dare il suo saluto inaugurale al Salone del Libro di Torino, apertosi ufficialmente in queste ore. “I libri, la lettura restano la base imprescindibile della formazione intellettuale, scientifica e culturale. Leggere è una risorsa per la società”, il messaggio di Mattarella, che ricorda come “lo scambio di conoscenza e cultura crea ponti. I libri aprono alla comprensione reciproca e al dialogo”.
Un tema, quello del dialogo e del confronto, molto sentito in questa trentaquattresima edizione del Salone, a cui, come oramai da tradizione, partecipa anche Pagine Ebraiche. A sfogliare tra gli altri a Torino il giornale dell’ebraismo italiano, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Sappiamo quanto è importante il contributo ebraico alla nostra cultura”, afferma il ministro a Pagine Ebraiche, prima di salire sul palco per l’inaugurazione della rassegna. “Leggere è vivere altre vite, avere la gioia di non riuscire a staccarsi dal libro. – la riflessione di Bianchi – Ma anche imparare a descrivere non solo le cose che si toccano, anche quelle che non si toccano, a condividere la parola. Oggi più che mai abbiamo bisogno di dialogo”. Un concetto ribadito poco dopo anche dal ministro della Cultura Dario Franceschini, con un pensiero dedicato all’Ucraina, vittima della distruttiva aggressione russa. “Proprio in un momento così drammatico è importante l’incontro tra le culture del Salone del Libro di Torino. Investire sulla conoscenza è grande antidoto contro le guerre”. Il Salone – ha aggiunto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – “rappresenta l’anima della nostra città. Tutti noi guardiamo le immagini dell’Ucraina, nel quadro valoriale del nostro continente la cultura ha un ruolo centrale”.
Per il direttore del Salone Nicola Lagioia “Molteplicità” è la parola che guida questa edizione. “Il romanzo moderno vive all’insegna della polifonia, e la molteplicità è il principio a cui il Salone si ispira e si è sempre ispirato”.
dr