Un Salone per i giovani lettori

Da una parte lunghe file, più ordinate di quanto ci si potrebbe aspettare dalle scolaresche in attesa di entrare al Salone internazionale del libro di Torino, che ha aperto questa mattina le porte per la sua trentaquattresima edizione. Dall’altra la squadra di ragazzi che li aspettano per accompagnarli fra gli stand, riconoscibili dalle magliette azzurre con evidente la scritta “accoglienza scuole”. Giovanissimi, sorridenti, aspettano sul piazzale che i cancelli vengano aperti mentre nei padiglioni l’atmosfera è quella tipica da “prima della prima”. I corridoi sono ancora vuoti, gli stand magicamente pronti dopo le giornate di follia in cui montare tutto in tempo pareva impossibile. L’emozione è palpabile, ma ora la risposta a quanto il direttore Lagioia si chiedeva al Precollinear Park l’altra sera è chiara. “Ma poi, verranno, al Salone?” Sì, per lo meno i giovani lettori non mancano, le scuole ci sono, hanno risposto in massa. E nonostante il primo giorno sia sempre quello in cui il pubblico è più rarefatto nella giornata di apertura la comunità dei lettori ha risposto con l’entusiasmo di sempre.
bentornati, buon Salone

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