Sorgente di vita – Dall’Ucraina a Israele
Si apre con un servizio sull’immigrazione degli ebrei ucraini in Israele la puntata di Sorgente di Vita in onda su Rai Due domenica 22 maggio.
Dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, lo Stato di Israele ha aperto le porte a migliaia di cittadini ucraini di fede ebraica. Sono tante le storie che si incrociano e sovrappongono: giovani e meno giovani cercano accoglienza in Israele, che garantisce loro, grazie alla “legge del ritorno”, la possibilità di ottenere la cittadinanza. Tra questi nuovi immigrati, non pochi sopravvissuti alla Shoah, la cui vita è stata nuovamente messa in pericolo dalla guerra. Gli sforzi dello Stato ebraico per assorbire questa ondata immigratoria, le prospettive e i sentimenti di chi arriva, dopo aver lasciato tutto, per iniziare una nuova vita.
Il servizio, dal titolo “Dall’Ucraina a Israele”, è della corrispondente Rai da Israele Maria Rosa Gianniti.
La puntata prosegue con un approfondimento su Shacrit, la preghiera del mattino della tradizione ebraica. In una sinagoga romana, il rito e i gesti di una liturgia antichissima. I fedeli indossano il Talled, lo scialle rituale con i nodi ai quattro angoli, e i Tefillin, gli astucci con lacci di cuoio che si avvolgono intorno al braccio. Cuore della preghiera è l’Amidà, diciannove benedizioni di lode, di richiesta e di ringraziamento: si invoca la pioggia, il raccolto dell’anno, la redenzione e la guarigione dalle malattie. Gesti e riti codificati dai Maestri si ripetono sempre uguali da millenni: ma ogni mattina, all’alba, è un nuovo inizio.
Il servizio, dal titolo “La preghiera del mattino”, è di Lucia Correale e Alessandra Di Marco.
Il terzo servizio è dedicato a un aspetto poco conosciuto della vita del leggendario cantautore ebreo canadese Leonard Cohen, raccontato nel recente libro “Il canto del fuoco” di Matti Friedman. Nel 1973 Cohen, in crisi artistica e personale, in piena guerra del Kippur si unì a un gruppo di musicisti israeliani per donare la sua musica e la sua poesia ai soldati. Il racconto del retaggio ebraico di Cohen, nato da genitori polacco-lituani, discendenti da rabbini e maestri del Talmud, e che ha scritto canzoni indimenticabili traendo ispirazione da testi intrisi di riferimenti ebraici e biblici, a partire da “Halleluja”.
Il servizio, dal titolo “Il canto del fuoco”, è di Francesco Candilio e Lucia Correale.
La puntata si chiude con una storia di rinascita dopo la Shoah. “Se solo il mio cuore fosse pietra” è il libro della giornalista e scrittrice Titti Marrone, che racconta di un cottage immerso nella campagna inglese, a Lingfield, dove nel primo dopoguerra trovarono rifugio e accoglienza venticinque bambini ebrei sopravvissuti ai lager nazisti. A curare le loro profondissime ferite, e a supervisionare il lavoro della struttura, una donna che ha fatto la storia della psicoanalisi: Anna Freud, figlia di Sigmund, e importante studiosa della psicologia infantile. Con lei, Alice Goldberger, ebrea tedesca scampata alle persecuzioni, anche lei psicologa e psicoanalista.
Tra i bambini “salvati” e aiutati a tornare alla “normalità” dopo le atrocità vissute nei campi, anche Tatiana Bucci – insieme a sua sorella Andra reduce da Birkenau -, che di Lingfield conserva un ricordo nitidissimo e di rinascita.
Il servizio, dal titolo “L’infanzia salvata”, è di Adriano Leoni e Lia Tagliacozzo.
La puntata di Sorgente di Vita va in onda su RAI DUE domenica 22 maggio alle 8.05. Sarà replicata martedì 24 maggio alle 2.30 e domenica 29 maggio alle 0.40. I servizi dopo la messa in onda sono pubblicati sul sito www.raiplay.it/programmi/sorgentedivita