Lo sguardo lucido di Felix Salten
Quando nel 1923 scrive Bambi, il libro che gli regalerà la fama internazionale, Felix Salten è uno degli autori di punta della vivacissima scena letteraria viennese. Nato Siegmund Salzmann nel 1869, figlio di ebrei immigrati dall’Ungheria e nipote di un rabbino, ha iniziato giovanissimo a scrivere poesie e recensioni. Fa parte del movimento Jung Wien che riunisce scrittori del calibro di Hugo von Hoffmannstahl, Arthur Schnitzler e Karl Kraus, è il critico d’arte e teatro del Wiener Allgemeine Zeitung e gli si attribuisce uno dei libri più scandalosi del tempo: “Josefine Mutzenbacher, ovvero la storia di una prostituta viennese da lei stessa narrata”, pubblicato anonimo nel 1906. Dal 1910 Salten scrive un libro all’anno. A coronare il successo, nel 1927, il ruolo di presidente del Pen club austriaco in qualità di successore di Schnitzler. Salten non si fa però illusioni sul clima del tempo. Coglie con lucidità la violenza dell’antisemitismo montante e le implicazioni del nazismo e le riverbera in Bambi. Un libro che, malgrado la cupezza delle origini, passerà alla storia come la fiaba più dolce del mondo, quella di un cerbiatto che nella bellezza della foresta trova l’amicizia e l’amore. I nazisti lo vedono però per quel che è – un’allegoria della vita degli ebrei nel Terzo Reich. Non per caso nel 1935 lo mettono al bando e il libro finisce al rogo. Intanto, nel 1928 è uscita la traduzione inglese e Bambi conquista il pubblico americano. Nel 1933 Salten vende i diritti cinematografici per mille dollari ed è uno degli affari peggiori nella storia del cinema. Il regista che li ha acquistati li gira a Walt Disney che ne trarrà un film destinato a diventare un classico dallo strepitoso successo. Il film esce nel 1942, in piena guerra. Felix Salten ha intanto lasciato l’Austria dopo l’annessione da parte di Hitler. È riparato in Svizzera, a Zurigo, con la moglie Ottilie, attrice di teatro. Qui trascorre gli ultimi anni e scrive il seguito di Bambi.
(Nell’immagine: Felix Salten insieme ai suoi figli)