Eitan e la lettera dei nonni

Nel giorno del primo anniversario del crollo della funivia del Mottarone torna a riaccendersi l’attenzione sul piccolo Eitan Biran unico sopravvissuto all’incidente. “Continueremo a lottare affinché Eitan cresca in Israele: la sua casa naturale, la casa della sua famiglia, il luogo di sepoltura dei suoi genitori e del fratellino”, si legge in una lettera diffusa ieri dai nonni materni. Non replica il ramo paterno, cui Eitan è stato affidato, “che continua a chiedere discrezione” (Corriere).
Intanto, informa La Stampa, “l’inchiesta va avanti con dodici indagati e per luglio dovrebbe concludersi l’incidente probatorio”.

Vietato dalla questura il corteo che i neofascisti di CasaPound avrebbe voluto organizzare per sabato prossimo a Roma. Una decisione verso la quale “si era orientato fin dall’inizio il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico di venerdì scorso” (Il Messaggero).
A Milano invece teppisti in azione al Memoriale della Resistenza, verosimilmente nella notte tra domenica e lunedì. Ad essere imbrattata, riferisce il presidente dell’Anpi Roberto Cenati al Corriere, la stele con le parole di Primo Levi tratte da Se questo è un uomo. Pessimo, al riguardo, Libero: “Coloro che imbrattano la Loggia non sono né fascisti nostalgici del ventennio né pericolosi criminali da affrontare in assetto antisommossa. Sono solo dei poveri deficienti che si divertono così”.

Libero oggi è inoltre in vena di rivelazioni sulle affinità piuttosto evidenti tra il Movimento Sociale Italiano di Almirante e Fratelli d’Italia. “C’è Giorgio nella destra di Giorgia”, si legge infatti. “Vista dagli elettori – si esalta ancora il quotidiano diretto da Sallusti – la Meloni ne rappresenta la nobile vestale. Incaricata di continuare a soffiare sulla fiamma, e di farla tendere a destra”.

“Se me lo avesse chiesto sarei già andato e in verità non lo ha fatto. Avevo già contattato la senatrice in passato per intervenire al mio podcast ‘Muschio selvaggio’ e non avevamo trovato un incastro, ma quando ha fatto l’appello ho ribadito la mia disponibilità”. È quanto afferma Fedez, marito di Chiara Ferragni, parlando con La Stampa. Il tema è l’invito rivolto da Liliana Segre alla moglie.

Il 26 maggio al Meis si parlerà di Un papa in guerra, il nuovo libro di David Kertzer. Ad emergere, scrive Repubblica Bologna presentando l’opera e l’incontro, le trattative segrete allacciate da Pio XII con Hitler “fin dai mesi immediatamente successivi la sua elezione a pontefice nel ’39”. Mai inoltre, si evidenzia, il papa venne meno “al sostegno a Mussolini”.

Repubblica Milano ricorda Miro Silvera, scomparso domenica nel giorno del suo 80esimo compleanno: “Siriano-milanese, autore colto e raffinato, esperto di cinema, teatro, editoria e spiritualità, sostenitore delle proprietà terapeutiche dei libri”.

Intervistato dal Corriere Roma, Moni Ovadia lancia il suo consueto attacco al veleno contro Israele. “Criminali pagati per commettere crimini” dice a proposito del Mossad, paragonandolo tra gli altri al Kgb.

Sul Corriere Fiorentino le figlie Fiamma, Simona e Susanna Nirenstein omaggiano Wanda Lattes nel centenario dalla nascita. “La mamma – scrivono – ha fatto suo il secolo passato, lo ha abbracciato e fatto suo in ogni piega”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(24 maggio 2022)