Gerusalemme,
cortei e tensioni

È culminata con scontri in diversi quartieri la complicata giornata in cui decine di migliaia di israeliani hanno sfilato a Gerusalemme per la cosiddetta Marcia delle Bandiere. Un’iniziativa diretta a celebrare la riunificazione della città sotto il controllo d’Israele. “A provocare scontri fin dalla mattinata l’eccezionale afflusso di ebrei nella Spianata delle Moschee per gli ebrei Monte del tempio , alcuni dei quali hanno esibito bandiere israeliane. – scrive in una breve il Giornale – La polizia ha dovuto sospendere gli ingressi. Ci sono stati lanci reciproci di bottiglie e di sedie e alcune persone sono state fermate”. La Stampa parla di “battaglia a Gerusalemme per la marcia della discordia”. Il quotidiano ricorda come l’ex Premier Netanyahu nel 2021 decise per una parziale sospensione della marcia e come poi in quei giorni il movimento terroristico di Hamas scatenò l’inizio di un nuovo ciclo di scontri, lanciando missili proprio su Gerusalemme. Sempre La Stampa spiega che per lo status quo “sulla Spianata-Monte del Tempio non è permesso portare bandiere e gli ebrei o cristiani non possono portare libri sacri, non possono pregare. Ma ieri – si legge – estremisti ebraici di destra hanno sventolato la stella di Davide, provocando l’ira dei palestinesi. Così come il passaggio degli estremisti per la porta di Damasco, la via d’accesso al quartiere islamico della città vecchia, attraversati per raggiungere il Muro del Pianto”. Il premier a rotazione ministro degli Esteri Yair Lapid, evidenzia il quotidiano, “ha condannato la provocazione degli estremisti”. Il Primo ministro Bennett, conclude la Stampa, “ha detto che è diritto degli israeliani sventolare la bandiera in qualsiasi punto della città”. Sulla Gazzetta del Mezzogiorno ci si sofferma invece sugli scontri e la difficile situazione del quartiere di Sheikh Jarrah.

La missione di Zelensky, la tragedia di Mariupol. Per la prima volta da tre mesi il presidente ucraino Zelensky ha lasciato Kiev e si è diretto a Kharkiv, seconda città del paese, teatro di feroci scontri con i russi. Da qui, parlando del proseguo del conflitto, ha affermato che “le condizioni nel Donbass sono indescrivibilmente difficili”. Qui l’esercito di Putin continua a guadagnare terreno, pur lentamente. E intanto continuano ad emergere immagini drammatiche da Mariupol: in un supermercato della città martoriata dalla violenza russa, racconta Repubblica, sono stati trovati diversi cadaveri di ucraini senza nome. “L’ipotesi dell’amministrazione comunale è che i cadaveri siano stati sepolti nella prima fase del conflitto nella città del Sud. – riporta Repubblica – Ora sarebbero riemersi durante i tentativi russi di ripristinare le forniture dell’acquedotto”. Su La Stampa Domenico Quirico definisce quei corpi senza sepoltura come “la morte della civiltà”. Parla comprensibilmente di “profanazione della morte” nella decisione dei russi di ammassare nei supermercati le salme. Ma poi aggiunge “Intravedo la stessa empietà disinvolta in altre terribili storie, come l’assalto alla bara durante il funerale della giornalista uccisa in Palestina”.

Tetto al gas e forniture alternative. Le aperture dei quotidiani oggi danno ampio spazio alla possibilità che si arrivi, come auspicato dal governo italiano, a decidere per l’introduzione di un tetto massimo da imporre al prezzo di acquisto del gas. Passaggio fondamentale per arrivarci, il Consiglio europeo in programma oggi a Bruxelles in cui si discuteranno anche nuove sanzioni alla Russia. “Roma – scrive il Corriere – ha ottenuto un’apertura sul tema (del gas) dopo l’opposizione durata mesi da parte dei Paesi nordici, Germania e Olanda in testa”. Intanto il Premier Draghi in questi mesi si è impegnato in prima persona per trovare fonti alternative per ridurre la dipendenza da Mosca. “In questo quadro si inserisce la visita del 13 e 14 giugno a Gerusalemme, con l’incontro con il capo del governo Naftali Bennett e il presidente Isaac Herzog. – scrive il Giornale – Israele è uno dei pochi Paesi occidentali ad aver mantenuto un buon rapporto con il Cremlino e in grado, in futuro, di mediare. Per non parlare del gasdotto Eastmed, un progetto per collegare i giacimenti israeliani e ciprioti all’Europa attraverso la Puglia. Un altro passo verso l’autosufficienza energetica dalla Russia”.

Religioni per la pace. “Ebrei, cristiani e musulmani dalla Polonia, Italia, Regno Unito e gli Stati Uniti d’America si sono ritrovati a Varsavia per viaggiare insieme fino alla capitale dell’Ucraina e condividere momenti pubblici di preghiera e una serie di incontri con autorità politiche e religiose”. Lo racconta su Repubblica l’imam Yahya Pallavicini Imam, presidente della Coreis (Comunità religiosa islamica italiana). Nel suo intervento Pallavicini spiega come l’arcivescovo cattolico di rito bizantino Shevchuk abbia tracciato, nel corso dell’incontro, “impressionanti similitudini nella propaganda del presidente Putin con le manipolazioni ideologiche narrate dai promotori dell’Isis”. In particolare vi è da parte di Mosca una strumentalizzazione che porta a presentare il conflitto come una battaglia “contro ‘il grande satana’ dell’Occidente condannato come desacralizzato”.

Memoria e consapevolezza. Metro riporta la notizia che l’Assemblea nazionale del Club Alpino Italiano ha approvato all’unanimità una mozione che impegna l’associazione a “riconoscere la propria responsabilità nel dare continuità all’odiosa politica razziale fascista” e stabilisce la riammissione formale di tutti i soci ebrei espulsi. A Milano invece oggi pomeriggio (ore 18.00) prenderà il via il percorso di Memoria “Due dentro ad un foco, storie di pietra”, dedicato a far rivivere le storie dietro ad alcune pietre d’inciampo. “Le storie ricostruite attraverso i documenti: l’attore Rosario Tedesco – scrive oggi Repubblica Milano presentando l’iniziativa – le racconta in un itinerario da corso Magenta a San Vittore”. Il Corriere presenta Una scelta per la vita, il graphic novel in cui l’illustratore Gianni Carino ha dato forma alla testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre.
Repubblica, nelle sue pagine romane, porta ancora più indietro le lancette e racconta la storia del rapimento di Edgardo Mortara da parte della Chiesa e del suo effetto sul mondo ebraico internazionale.

Incontri. Il Fatto Quotidiano usa la recente inaugurazione di un nuovo parco giochi a Roma in memoria del premier israeliano Yitzhak Rabin, promossa dall’ambasciata d’Israele, per fare satira scrivendo che la politica è “accorsa senza eccezione alcuna”. Ad esempio si legge: “il parco giochi israeliano compie il miracolo di far risorgere la coppia della destra italiana: Salvini e Meloni (e Giorgetti alle spalle). Matteo sorride convinto e abbraccia Giorgia, lei ha un’aria sognante che evoca Rose ‘allacciata’ all’amato Jack sulla prua del Titanic”.

Daniel Reichel