Tra Alessandria e Roma,
la proposta di Filone

Al via quest’oggi a Roma un convegno in due giornate sulla figura di Filone Alessandrino promossa dall’Università La Sapienza insieme alla Pontificia Università Gregoriana, alla Comunità ebraica e alla Fondazione Internazionale del Terzo Pilastro. L’obiettivo che ci si pone è quello di approfondire le “dinamiche religiose” e le “prospettive politiche della proposta culturale” del noto filosofo, oggetto in questi anni di un crescente interesse anche da parte di rabbini e studiosi ebrei. Partendo dall’ambasceria svolta a Roma in occasione del pogrom alessandrino dell’anno 38, il convegno indagherà in particolare il modo in cui Filone unì, alla sua riflessione etico-teologica applicata alle vicende storiche, “un progetto educativo incentrato sulla pedagogia mosaica alternativo rispetto alla paideia pagana”. Come è stato evidenziato presentando i temi della conferenza, dai trattati composti durante il soggiorno romano emergerebbero infatti “significativi indizi che inducono a ipotizzare che abbia letto nella tragica fine di Caligola e nell’iniziale politica dell’imperatore Claudio il segno di una precisa volontà divina”. Scorgendo quindi, in questi fatti, “nuovi margini di azione per una rigenerazione dell’ebraismo”. Uno dei punti sui quali ci si sta interrogando a partire da una contestualizzazione storico-politica ed etnico-religiosa del pogrom alessandrino e con un occhio attento anche alle più recenti risultanze archeologiche relative alla bimillenaria storia dell’ebraismo romano. Tra gli argomenti approfonditi “La comunità della diaspora alessandrina e il pogrom”, “Teologia e politica in Filone di Alessandria” e “I trattati dell’Expositio nel contesto romano”.