Ferramonti, Memoria da coltivare
Decine di sindaci e amministratori sono stati tra i protagonisti del convegno “Le 130 Giudecche di Calabria, volano straordinario per cultura e turismo” svoltosi a Santa Maria del Cedro e volto a costruire un nuovo orizzonte di collaborazione e promozione in stretto raccordo con le istituzioni ebraiche. A concludere un’intensa due giorni di incontri la visita istituzionale svoltasi quest’oggi al campo di internamento di Ferramonti, nel Comune di Tarsia. Presenti, tra gli altri, l’ambasciatore d’Israele Dror Eydar, il vicepresidente UCEI Giulio Disegni, il referente della Comunità ebraica di Napoli Roque Pugliese, il consigliere regionale Luciana De Francesco, il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, il consigliere comunale Roberto Cannizzaro, la direttrice del Museo di Ferramonti Teresina Ciliberti, il comunicatore Klaus Davi. Coinvolta inoltre una delegazione del Comune di Belvedere Marittimo, gemellata con l’israeliana Mitzpe Ramon.
“La storia di questo campo è una storia complessa perché formata da due fasi, quella voluta dal fascismo di costrizione e sofferenza e quella del dopo otto settembre in cui prevalsero la solidarietà e l’aiuto per chi era stato internato e necessitava di aprirsi alla vita e andare nell’allora Palestina mandataria”, ha ricordato Disegni nel suo intervento. Una storia che deve farci riflettere, ha poi aggiunto, “perché questo è un luogo di memoria o meglio di duplice memoria, in cui si è verificata una svolta dal buio e dagli orrori del fascismo alla luce verso la libertà”.