Boris Pahor e la Trieste ebraica:
il ricordo di un mondo

Boris Pahor, il grande scrittore e voce di Memoria da poco scomparso, è stato amico della redazione di Pagine Ebraiche che ha più volte incontrato e con cui ha condiviso preziosi ricordi del mondo ebraico triestino. È stato dunque toccante ritrovare su Forward, la più influente pubblicazione ebraica statunitense, l’intervista realizzata da chi scrive in un memorabile incontro svoltosi in occasione del laboratorio giornalistico Redazione Aperta. L’articolo a firma Benjamin Ivry, che riporta il link alla traduzione eseguita per l’edizione internazionale della newsletter di Pagine Ebraiche, sottolinea come l’autore sloveno abbia dimostrato che “attraverso il reciproco rispetto le minoranze etniche possono tutelare ciò che contraddistingue le loro identità ed esperienze storiche”. Lo scrittore, continua Ivry, “ha spiegato a Pagine Ebraiche, il mensile dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, di aver trascorso gli anni dell’infanzia a contatto e al tempo stesso separato dalla Trieste ebraica associata con il poeta Umberto Saba e il romanziare Italo Svevo (Aron Ettore Schmitz)”.
“Pahor – continua – era nato in una famiglia cattolica in una casa alla sommità della salita su cui si trovava la scuola ebraica, davanti al vecchio cimitero ebraico. Gli anni giovanili di Pahor sono stati arricchiti dalle passeggiate nel Ghetto ebraico, prima che fosse abbandonato e in parte demolito dal regime fascista italiano nel 1937”. “In queste passeggiate, Pahor rimase incantato dalle piccole rivendite che odoravano di un aroma di caffè e pesce fritto. Un’attrazione ancora più forte, in altri negozi del ghetto di Trieste, era il gran numero di libri usati poco costosi in vendita, soprattutto mentre il fascismo europeo allontanava un numero crescente di ebrei dalla Germania e dall’Europa orientale”. “Come dice Pahor, i fuggiaschi portavano con sé un vero tesoro di volumi in tutte le lingue che spesso prima della partenza verso la meta definitiva, la Palestina o le Americhe, finivano in vendita proprio lì”.
Forward rimanda alla traduzione francese dell’intervista realizzata, con cura e professionalità, da Francesca Angelucci e Alice Pugliese, studenti della Scuola superiore per interpreti e traduttori dell’Università di Trieste, tirocinanti nella redazione giornalistica della redazione giornalistica UCEI.

Daniela Gross

(Il disegno è di Giorgio Albertini)

(12 giugno 2022)