DafDaf, domande aperte sul mondo

Torna questo mese, in un’occasione speciale, uno dei personaggi più amati dai giovani lettori di DafDaf: Filò. Ma il personaggio creato da Luisa Valenti, questa volta non è solo: Sara Gomel, che per tanti mesi ha curato una rubrica di filosofia per le pagine del giornale ebraico dei bambini, infatti, ha appena pubblicato un libro, che si intitola “Missione filosofia”. Illustrato da Elena Triolo e pubblicato da MIMebù edizioni, riprende e approfondisce alcuni dei temi toccati su DafDaf, per cercare risposta alle domande che abbiamo voluto mettere in copertina, anche grazie ad Artemisia, personaggio guida che compare nel volume. Filò e Artemisia, insieme, ci ricordano che la filosofia costituisce un mondo complesso e inesauribile, pieno di spunti pronti per essere trasformati in ragionamenti e riflessioni. “Di cosa è fatto l’universo? Ma, soprattutto, perché ci facciamo tante domande?“. In “Missione filosofia” ci sono indizi e riferimenti di arte, scienza, matematica, grammatica, musica… perché tutto ciò che riguarda il sapere è pane quotidiano per chi fa filosofia. Parola di Sara Gomel. E di Filò e Artemisia.
Buona lettura!

a.t. social @ada3ves

Qualche mese addietro, nel numero 119 di DafDaf, abbiamo parlato di un libro che molto è piaciuto alla redazione del giornale ebraico dei bambini, e abbiamo scritto:
“Sara, l’autrice della rubrica Filò, si chiama Sara Gomel, ed è una persona molto speciale, a cui DafDaf deve davvero tantissimo. È una gioia enorme, per noi, annunciare che il suo primo libro per bambini, che si intitola Un metro, è arrivato in libreria, pubblicato nientepopodimeno che da una casa editrice – anch’essa molto amica di DafDaf – che ha un nome buffo: si chiama orecchio acerbo, per via di una filastrocca di Gianni Rodari”.
È passato del tempo, e Sara l’ha fatto di nuovo… questa volta il libro che ha scritto si intitola Missione Filosofia, è illustrato da Elena Triolo, e lo pubblica MIMebù edizioni.
Sulla quarta di copertina – che sarebbe la parte “dietro” del libro, il “sotto” della copertina, in pratica – si legge:
“Se anche voi ve lo siete chiesto almeno una volta, significa che avete la stoffa per diventare veri filosofi.
Che aspettate? Affilate le matite: è ora di mettersi in gioco!
Insieme ad Artemisia e ai più famosi pensatori di tutti i tempi, tenteremo di svelare i grandi misteri dell’esistenza.
Per completare la missione dovrete affrontare: INDAGINI sulle tracce dei filosofi del passato, SFIDE FILOSOFICHE per affinare l’ingegno, ESPERIMENTI FILOSOFICI perché un bravo pensatore si mette sempre in discussione!”
Artemisia è un personaggio che – come ha fatto il nostro Filò in tutte le puntate della rubrica che Sara ha scritto per DafDaf – aiuta i lettori a esplorare gli argomenti del libro…
E, come scrive Sara già nell’introduzione, un aiuto potrebbe servire:
“Non so proprio come siete arrivati fin qui, ma se mi state leggendo una cosa è certa: non dovete avere proprio tutte le rotelle a posto! O forse ce le avete più a posto degli altri, e così mentre loro si occupano beati delle loro piccole faccende, voi siete alla ricerca di qualcosa di più grande.
Magari, finalmente, di una risposta alle vostre domande.
Oppure di esplorare i segreti della natura e della mente umana.
O ancora di scoprire le idee dei grandi pensatori del passato.
Qui troverete senz’altro alcune di queste cose. Ma… (c’è sempre un ma!) nulla vi sarà dato senza sforzo.
Qui siete voi a dovervi mettere in gioco!
Pensate a questo libro come a una piccola guida, un’introduzione al mondo complesso e inesauribile della filosofia. Troverete un gran numero di spunti, certo, ma starà a voi trasformarli in ragionamenti e riflessioni da tenere al segreto o da condividere con gli altri. I filosofi, lo vedrete, si interessano a tutto.
Perciò in questo libro troverete indizi e riferimenti di arte, scienza, matematica, grammatica, musica… Tutto ciò che riguarda il sapere è pane quotidiano per chi fa filosofia”.
E, aggiungiamo noi di DafDaf, in questo libro troverete soprattutto tantissime domande:
e la prima è…
Perché ci facciamo tante domande?