Il coraggio di ragionare

Appena due anni addietro, circa, apprendemmo di un convegno svoltosi in Roma, presso l’Istituto Patristico Augustinianum, nel febbraio 2020, riguardante l’apertura degli Archivi della Santa Sede per il pontificato di Pio XII (1939-1958). Preparazione, risorse e opportunità.
L’8 maggio abbiamo letto su Moked: “Pio XII, il nazifascismo, gli ebrei: le scoperte dall’Archivio vaticano nel nuovo libro di David Kertzer”; trattasi di “Un papa in guerra. La storia segreta di Mussolini, Hitler e Pio XII”, edito da Garzanti, e il titolo originale è “The Pope at War”, Random House, N.Y., 2022.
Una frase icastica, ma alquanto risalente, recita: Iil legislatore, con un tratto di penna, può distruggere intere biblioteche” (Julius Hermann von Kirchmann, La mancanza di valore della giurisprudenza come scienza, 1848). Per via di una mera (e banalissima) associazione d’idee, viene in mente a chi scrive che il libro di Kertzer potrebbe somigliare al fatidico tratto di penna. Se così fosse – e crediamo che lo sia – le biblioteche virtualmente cancellate non esaurirebbero la loro funzione, perché rifletterebbero non solo il pensiero (allora) corrente ma anche le vie per le quali si è giunti, talvolta, a soluzioni che facemmo difficoltà ad accogliere perché il percorso compiuto destava qualche perplessità. In tal senso, da qualche parte potrebbe esservi (non diciamo un autoritratto bensì) il riflesso di ricordi, di dimenticanze, di pulsioni e di timori. Di tutto ciò, non dovremmo fare a meno, perché questo blocco situato fra la storia come si è svolta e la sua documentazione, si rivelerà di perenne attualità, in quanto dietro ciascun profilo vi sono insidie e promesse.
Generosamente, papa Francesco consente a noi ebrei di affacciarci ai fatti, con uno slancio filosofico, in quanto ricongiunge le idee alla realtà. Di questo, dovremmo essergliene grati e, se il papa ha avuto il coraggio di fornirci i materiali, noi dobbiamo avere il coraggio di ragionarci sopra.

Emanuele Calò, giurista

(14 giugno 2022)