Una giornata storica per Milano
“Memoria e consapevolezza,
presupposto per il futuro”

Un polo di storia e documentazione per favorire una consapevolezza ancora più solida del passato, ma anche un laboratorio sempre acceso sulle sollecitazioni del presente. Un traguardo raggiunto, ma anche un nuovo inizio. Forte emozione, in tutti i protagonisti, per l’inaugurazione dei nuovi spazi del Memoriale della Shoah di Milano allestiti in sinergia con la Fondazione CDEC. E in particolare per l’apertura della biblioteca fornita di oltre 30mila volumi che a partire da domani sarà al servizio di tutta la cittadinanza, con un occhio di riguardo verso le nuove generazioni. “Un luogo di storia e memoria, ma anche di studio e riflessione: un luogo che dà la possibilità di ritrovare sia il passato che il futuro, ricco di conoscenza, sapere, curiosità e risposte. Questa è la speranza di noi, i pochi rimasti che quel luogo l’abbiamo vissuto e intensamente voluto” l’auspicio della senatrice a vita Liliana Segre, visibilmente commossa nel portare oggi il suo saluto. La biblioteca, nella sua lettura, rappresenta “una sorgente di vita, niente di più significativo in un luogo che evoca ricordi così spaventosi”. Da qui infatti iniziò il suo viaggio e quello di tanti altri ebrei rastrellati dal nazifascismo verso Auschwitz-Birkenau: a ricordarlo lei stessa in un toccante video trasmesso in apertura di serata con l’intervento al suo fianco degli storici Liliana Picciotto e Marcello Pezzetti e del regista Ruggero Gabbai.
Emozione anche nelle parole di Roberto Jarach, il presidente del Memoriale della Shoah. Una giornata che va a suggellare un lungo percorso e dedicata oggi alle due Testimoni presenti in sala, Liliana Segre e Tatiana Bucci, oltre a tutte quelle voci di Memoria “che ci hanno dato la forza di sviluppare i nostri progetti”. Un impegno incessante che passo dopo passo, dal 2002 al tempo presente, è stato rivolto soprattutto ai giovani. E questo affinché, la sua speranza, la Memoria “possa educarli e aiutarli a cogliere i segnali”. Per il Cdec quello che va a compiersi con il trasferimento della sua struttura e dei suoi uffici all’interno del Memoriale “è un salto di qualità che rafforza un polo di conoscenza, sensibilità e storia”. Così il suo presidente Giorgio Sacerdoti nell’esprimere una soddisfazione data dal fatto che, nell’implementare questa prospettiva anche valoriale, “da un lato avremo una testimonianza del luogo e dall’altro una ampia documentazione”.
Il direttore del Cdec Gadi Luzzatto Voghera ha evidenziato come quella presentata quest’oggi sia “la biblioteca più fornita in materia di antisemitismo e storia dell’ebraismo italiano”. Un fiore all’occhiello per una realtà “oggi riconosciuta come di riferimento nel campo della ricerca storica”. Ogni cambiamento profondo porta con sé entusiasmo e timori. “Due sensazioni che stanno insieme, è normale. Io però – le parole dello studioso – preferisco concentrarmi sulla contentezza”. “Un luogo che parla al visitatore, anche il più distratto. Non si può camminare tra queste stanze senza sentire il peso della storia”, la riflessione della vicepresidente del Memoriale Milena Santerini. Da implementare, nella sua visione, una rete sempre più ampia “che ci permetta di affrontare le sfide che abbiamo davanti a noi”. Tra le più insidiose “insofferenza verso la Memoria e distorsione della Shoah”.
Ad aprire l’incontro l’intervento della ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti, che ha parlato di “momento importante per tutto il Paese” e nel riferirsi al Memoriale di “luogo che sollecita la nostra consapevolezza”, oltre ad offrire “spinta e impulso ad agire”. Responsabilità della classe politica, ha aggiunto la ministra, “è quella di agire contro l’antisemitismo e di far sì che il coraggio dell’umanità prevalga contro la disumanità”. Per la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo è essenziale “tenere alta la guardia e rafforzare l’azione, coinvolgendo tutti in un percorso di consapevolezza, impegno e responsabilità”. Sostegno all’iniziativa anche da Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche sociali, che ha ribadito la centralità di questi spazi “per la crescita dei nostri giovani all’insegna dei valori”. Preziose inoltre le testimonianze dei due architetti artefici del progetto, Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis, oltre ai concetti rimarcati da Edith Bruck in una intervista con Corrado Augias che andrà ad arricchire l’archivio audio-visivo. “Sentiamo con forza che oggi comincia una stagione di grandi responsabilità. Verso questo luogo, verso le vittime, verso la parola indifferenza”, la riflessione condivisa dal presidente del comitato eventi del Memoriale Marco Vigevani. Ad esprimere l’apprezzamento dell’ebraismo italiano un messaggio inviato dalla presidente UCEI Noemi Di Segni di cui è stata fatta menzione durante la serata.

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(Nelle immagini: gli interventi di Roberto Jarach e Gadi Luzzatto Voghera; Liliana Segre in visita alla biblioteca)

(14 giugno 2022)