“Libri, il nostro tesoro più prezioso”

Era il 2013 quando Farollo e Falpalà, nomi d’arte di Francesco Fagnini e Chiara Opaleye Zeccardo, hanno scelto di dedicarsi anima e corpo a un impegno appassionante: dar vita a una libreria per bambini in cui tutti potessero sentirsi a casa, bene accolti, a proprio agio come in famiglia. Uno spazio di qualità, dedicato alla lettura ma anche alla condivisione. Meta e punto di partenza di una serie di iniziative virtuose, tra cui l’attività di Clown Dottori, il cui riverbero è arrivato in tutta la società civile.
Non sorprende quindi che la colorata libreria fiorentina da loro animata nel quartiere quattro sia stata proclamata la migliore d’Italia, aggiudicandosi il Premio Gianna e Roberto Denti promosso dall’Associazione Italiana Editori-Aie e dal Premio Andersen. Ad essere apprezzata la scelta dei giovani librai di portare al centro del loro percorso “le emozioni, l’importanza del gioco e il divertimento”, oltre alla cura e all’entusiasmo “confluiti in progetti sempre nuovi”. Forse mai come quest’anno, il pensiero della coordinatrice permanente Ragazzi di Aie Beatrice Fini, “il premio sottolinea il valore sociale del lavoro del libraio e premia l’entusiasmo e le motivazioni profonde che portano le persone a intraprendere una professione che è anche una scelta di vita”. Apprezzamento dalla giuria anche per “la produzione di risorse online in tempo di pandemia”. Una sfida che è iniziata per loro anche nel segno di un rapporto di cooperazione con il mondo ebraico che li ha visti coinvolti in due progetti sostenuti dall’UCEI attraverso i fondi Otto per Mille, entrambi promossi dall’associazione Ulisse onlus: “diversiXchi-diversiXchè”, da loro condotto dall’inizio alla fine, che in una serie di incontri per bambini in fascia d’età 3-10 anni ha promosso il valore della conoscenza reciproca e dell’inclusione delle diversità attraverso l’adozione fin dall’infanzia di quel formidabile strumento di incontro che è il libro; e l’iniziativa per i caregiver familiari “La famiglia che cura” nella quale sono intervenuti insieme ad altri esperti. Un’esperienza molto intensa, raccontano Farollo e Falpalà. “Gli incontri di diversiXchi-diversiXchè hanno preso il via a inizio pandemia. Un periodo difficile, che ci ha tolto tanto sul piano del calore umano ma che ci ha dato anche l’occasione di riflettere e ripensare alcune formule di racconto. Anche in un momento di crisi infatti è necessario trovare degli spazi, delle opportunità; cercare di inventare e reinventarsi”. Pur a distanza, proseguono, “la sfida è stata quella di costruire una relazione forte con tutti i partecipanti, l’altro elemento cardine dell’iniziativa oltre al libro in sé”. Quattro i volumi che hanno accompagnato il percorso intrapreso dai librai e ispirato alla lezione di una pioniera dell’educazione al libro per l’infanzia: l’ebrea tedesca Jella Lepman, fondatrice a Monaco dell’Internationale Jugendbibliothek. E in particolare all’esperienza dei Picture Books, “catalizzatori di una straordinaria ‘rivoluzione di carta’ in grado di far sì che il mondo messo ‘sottosopra’ dall’odio e dalla violenza torni a girare ‘per il verso giusto’ grazie a una nuova cultura di rispetto e condivisione”.
A concludere il percorso un seminario di formazione tenuto da Farollo e Falpalà insieme a Marta Conti Forti, promotrice del progetto e responsabile presso l’associazione Ulisse dell’area “Aggiornamento/orientamento sulla letteratura 0-18 anni e promozione della lettura per genitori, insegnanti e educatori”. Al centro proprio la figura di Jella Lepman e “il suo essere stata una pioniera della lettura inclusiva”. Un itinerario nel complesso “entusiasmante e molto apprezzato anche dai genitori, anche per la capacità dimostrata dai librai di adattarsi con facilità all’online”. Valore aggiunto inoltre “l’ingresso di 90 titoli sul tema della diversità nella biblioteca comunitaria fiorentina; un luogo che abbiamo la speranza di rendere sempre più vivo e frequentato”.
Ad accompagnare il progetto anche l’assessore UCEI Sara Cividalli, presente a tutti gli incontri.