Il futuro incerto di Israele

Tra i temi propositi alla maturità un’analisi del testo “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre. Nel libro la senatrice a vita ripercorre il proprio percorso di vita partendo dalla ferita delle leggi razziste del ’38 che portarono alla sua espulsione dai banchi di scuola. Un testo che invita “a non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più”. 

L’ennesima crisi della politica israeliana continua a suscitare interesse, anche se minore rispetto agli scorsi giorni. “Buio pesto alla Knesset”, titola Il Foglio sintetizzando così le incerte settimane che attendono il Paese. Tra tante incognite una (quasi) certezza: il primo ministro che Joe Biden incontrerà in luglio nel suo viaggio a Gerusalemme sarà non Naftali Bennett, ma l’altro leader della coalizione Yair Lapid: il Foglio, nel tratteggiare la sua figura, lo definisce “gran promotore del dialogo in una politica di porte chiuse”.
Tra i temi che sono analizzati in vari articoli il ritorno sulla scena dell’ex premier Netanyahu, che potrebbe riconquistare il governo nelle prossime elezioni, oltre al futuro degli Accordi di Abramo e alle manovre intraprese dall’Iran “per la prossima escalation con Israele”.

Di Israele si parla anche a proposito della fusione che ha riguardato Drs, la controllata americana di Leonardo, con l’israeliana Rada. Il nuovo soggetto avrà una doppia quotazione in borsa (a New York e Tel Aviv).
“Un accordo che rappresenta un’importante opportunità per l’industria italiana della Difesa” le parole di soddisfazione del ministro Lorenzo Guerini, riportate tra gli altri dalla Stampa. Per Dov Sella, il ceo di Rada, l’operazione sancisce “una nuova direzione per il futuro”. Sottolinea Repubblica che “il mercato, che ormai non sperava più che Drs venisse valorizzata, ha festeggiato l’operazione con un rialzo del 3,51%”.

Non c’è dubbio sul fatto che una delle protagoniste della politica italiana sia oggi Giorgia Meloni. Ma anche sul fatto che inquietanti ombre caratterizzino la sua azione in Italia ed Europa. Furio Colombo, su Repubblica, ricorda il legame con leader come l’ungherese Orban o il polacco Morawiecki che “chiede che tutti — dunque anche l’Italia, riconoscano la legge polacca”. La legge, sottolinea Colombo, impone “che chiunque accusi o ricordi un cittadino polacco fra i persecutori dei cittadini ebrei, nella Shoah, sarà condannato a tre anni di reclusione”.

La Germania dovrà risarcire le vittime della strage nazista di Marzabotto. È quanto disposto dal Tribunale civile di Bologna in una sentenza che la sindaca del Comune della provincia bolognese, intervistata da Repubblica, definisce storica. E questo perché “vale per il passato, per il presente e per il futuro”.
Il procedimento civile, ricorda il Giornale, “è stato promosso da 33 familiari ed eredi”.

Il festival d’arte contemporanea di Kassel continua a far parlare di sé in modo negativo. “Un maiale con la stella di David, un ebreo ortodosso con le zanne: orrore a Documenta” scrive il Corriere, soffermandosi su un’opera in particolare che ha suscitato vibranti proteste nell’ebraismo tedesco e nella rappresentanza diplomatica israeliana. L’installazione è stata poi rimossa.

“C’è ancora silenzio sui crimini di Israele”. Così Il Fatto Quotidiano in un velenoso intervento su alcune recenti vicende che hanno riguardo lo Stato ebraico, che si accusa di colpire i civili in modo “ripetuto e abituale”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(22 giugno 2022)