Liliana Segre a Pagine Ebraiche
“Mia testimonianza tema di Maturità,
una sorpresa e un segnale importante”

“Il titolo del libro La sola colpa di essere nati è lo svolgimento del mio pensiero, essendo stata vittima per la sola colpa di essere nata. Quello che non mi aspettavo è che diventasse una traccia della maturità”. Al telefono con Pagine Ebraiche, la senatrice a vita Liliana Segre esprime la sua sorpresa e l’apprezzamento per la scelta del ministero dell’Istruzione di usare la sua testimonianza sulle leggi razziste come uno dei temi proposti ai maturandi per l’esame di Stato di quest’anno. Tra le tracce per l’analisi di un testo argomentativo c’è infatti La sola colpa di essere nati (Garzanti), saggio firmato da Segre assieme all’ex magistrato Gherardo Colombo. È un segnale importante, sottolinea la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz, “sia per i ragazzi che ormai prendono tutte le loro notizie dai telefonini sia per i loro genitori, che al tempo della persecuzione non erano nati. E che spesso ignorano quanto accaduto”.
Simbolico poi, aggiunge Segre, il fatto che “proprio in queste ore, mentre i ragazzi fanno la maturità, si concluda il primo anno di lavoro della Commissione contro l’odio. Ricordiamoci che fin dal primo giorno non è stata accolta all’unanimità, che nonostante l’obiettivo della Commissione fosse il contrasto all’istigazione all’odio molti hanno cercato di fare delle eccezioni. Poi però alla fine le conclusioni sono votate da tutti”.
Altra significativa coincidenza, aggiunge Segre, il fatto che “mio nipote, anni diciotto, stia facendo la maturità. E tra i temi si trova il titolo inaspettato sulla nonna, che ci ha messo tutta la vita a spiegare che si può essere uccisi per la sola colpa di essere nati”.

Daniel Reichel