Trieste ebraica, Salonichio
confermato alla presidenza

Un nuovo mandato alla guida degli ebrei triestini per Alessandro Salonichio, confermato nell’incarico dal nuovo Consiglio comunitario eletto domenica scorsa. Salonichio, in carica dal giugno del 2011, si occuperà di istruzione, rapporti con l’esterno, patronato e sicurezza. Davide Belleli, che opererà anche in qualità di vicepresidente, avrà il coordinamento su amministrazione, bilancio e finanze, giovani e gestione della colonia comunitaria, sede sociale e spaccio alimentare; Livio Vasieri su cultura, museo e beni culturali; Paolo Volli su patrimonio immobiliare, personale e adempimenti normativi; Pacifico Funaro su culto e cimitero.
“La priorità assoluta è il futuro della scuola ebraica”, sottolinea Salonichio nell’intraprendere questo suo quarto mandato. “Non è un caso che abbia scelto di avere, tra tante, anche questa delega. Un modo per rimarcare quanto questa sfida sia centrale nel nostro lavoro e nella nostra prospettiva di futuro. L’obiettivo numero uno – afferma – è quello di assicurare la continuità, rafforzando il senso di appartenenza”. Impegno e partecipazione: i segnali sono positivi. “Partirei dal numero di iscritti che hanno partecipato al voto, una percentuale piuttosto rilevante. Lo prendo – spiega – come una prova di attaccamento”.
La nuova conferma al vertice della Comunità è per Salonichio “un motivo di grande soddisfazione, il segno che qualcosa di significativo è stato fatto in questo percorso”. Al riguardo il ringraziamento del leader comunitario “va anche a chi del precedente Consiglio non è stato confermato, per il lavoro svolto e per la dedizione impiegata”. I progetti in cantiere sono molti. E vanno dal rafforzamento delle iniziative legate alla colonia estiva “in un’ottica sempre più italiana ma anche internazionale” alla valorizzazione di percorsi turistici specificamente legati alla Trieste ebraica e ai suoi luoghi di enorme fascino e significato.
“La città sta crescendo di attrattiva. È un’occasione da cogliere, pensando anche a delle possibili sinergie con la Slovenia che è già oggi la meta di molti turisti israeliani”, osserva Salonichio. L’idea, in generale, “è di mettere in pratica ciò che è stato impostato negli ultimi anni”. E di favorire un clima di concordia e serenità “che permetta di fruire al meglio dei nostri spazi e servizi: anche quelli sinagogali”. In questo senso “il fatto che abbiamo trovato un rabbino stabile, dopo vari avvicendamenti, è un punto di riferimento prezioso per tutti”.

(Nell’immagine in alto il nuovo Consiglio, con al centro il presidente Salonichio)