Matematica al servizio dell’arte,
l’eredità di Aldo Spizzichino
Precursore della computer art, Aldo Spizzichino era molto affezionato a Bologna sua città d’adozione.
A celebrarne il lascito una mostra appena inaugurata al Museo ebraico: “MatematicaMente”, a cura di Marina Marini. Un’occasione per rileggere la sua carriera e il suo essere pioniere in questo campo già dalla fine degli Anni Settanta quando scelse di avvicinarsi all’uso del computer come mezzo espressivo, dopo disparate esperienze in campo artistico. “Soggetti e contenuti dei miei lavori – raccontava Spizzichino – vivono in un orizzonte matematico, anche quando si presentano sotto forma di paesaggio o di un oggetto comune. Questo dimostra le potenzialità formative, oltre che espressive, di un’attività grafica al computer portata avanti senza sofisticati strumenti pre-confezionati”. Insomma, “al di là del fatto che mi considero sempre un principiante, vedo nella grafica computerizzata una palestra ideale per coniugare pensiero convergente e pensiero divergente”.
Tutto era nato durante le sue frequentazioni del CINECA di Casalecchio, fondato nel 1969 e già allora un centro di calcolo tra i più potenti d’Europa; ogni tanto, approfittando della minore attività nelle ore serali e notturne, riusciva a “far passare” sul calcolatore un programma che generava immagini inedite, dapprima delle belle figure di Lissajous, poi immagini più complesse in grafica vettoriale.
A presentare la mostra assieme alla curatrice Olivia Levrini (Università di Bologna) e Daniele L. R. Marini (Università di Milano).