“Lotta alla distorsione,
iniziamo dalla scuola”
Negli scorsi giorni le varie delegazioni dell’International Holocaust Remembrance Alliance riunite a Stoccolma hanno ricordato quanto la distorsione della Shoah sia oggi una delle forme più diffuse e inquietanti di antisemitismo. Dalle teorie complottiste che hanno preso piede nella fase più calda della pandemia alla retorica della “denazificazione” d’Ucraina tanto cara al Cremlino, i segnali sono sempre più allarmanti.
Una possibile risposta è stata individuata nel rafforzamento dell’impegno educativo a ogni livello. Ed è proprio su questo aspetto che si è concentrato un convegno internazionale organizzato da Congresso ebraico europeo e Unesco che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo accademico e della società civile, insieme a rappresentanti istituzionali e opinion leader. Ad aprire l’incontro un messaggio della direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoulay, che ha richiamato alcune iniziative lanciate insieme alle istituzioni europee ed ebraiche. Tra cui, in collaborazione con il World Jewish Congress, un progetto per contrastare la negazione e distorsione della Shoah sui social network. “La nostra lotta deve iniziare a scuola”, il monito di Azoulay.
A trarre le conclusioni del convegno Katharina von Schnurbein, Coordinatrice Ue per la lotta all’antisemitismo.