Architettura al servizio della Memoria

Approfondire le conseguenze delle leggi razziste e delle misure discriminatorie dei regimi nazifascisti sulla professione e la vita degli architetti ebrei in Italia e in Europa centrale. È il cuore del nuovo e articolato progetto culturale promosso dalla Fondazione dell’ordine degli Architetti di Milano in collaborazione con quelli di Bologna, Roma e Ferrara. Al loro fianco, anche la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec), la Fondazione MAXXI di Roma e l’Università Comenius di Bratislava. L’obiettivo di questa ampia collaborazione, spiegano i promotori, è duplice: sia informare e sensibilizzare professionisti e non sull’impatto delle discriminazioni antiebraiche sul mondo dell’architettura, sia fare memoria di come l’antisemitismo abbia portato a queste esclusioni. Tra gli esempi più noti, il caso dell’architetto Alessandro Rimini. Negli anni ’30 progettò e costruì il primo grattacielo di Milano, la torre San Babila (o Snia Viscosa). Alle sue cure furono affidati progetti di cinema e teatri, tra cui l’Impero, l’Astra e il Colosseo. Di diversi edifici fu l’ideatore ma non poté firmare la paternità dei progetti a causa dell’infamia delle leggi del 1938. “Ricostruire la memoria di questo tragico passaggio storico – evidenziano i promotori – è utile a fornire uno strumento vivo per prevenire future intolleranze e favorire il dialogo, a partire dalle storie individuali dei professionisti coinvolti, per ricomporre un pezzo di storia comune e decostruire il discorso che conduce all’intolleranza”.
Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del bando European Remembrance.
Il punto di partenza del progetto sarà un’attività di ricerca condotta negli archivi in Italia (CDEC) e in Cecoslovacchia (UKBA). I risultati della ricerca saranno resi disponibili attraverso la produzione di diverse azioni di progetto che si svolgeranno nei prossimi mesi, fino al 30 settembre 2022: un video-documentario (Ordine Architetti Bologna), una mostra sugli architetti colpiti dagli atti discriminatori (MAXXI), una graphic novel per raccontare la storia di alcuni di questi architetti (Ordine Architetti Ferrara), che si rivolgerà in particolare al target giovanile, e una pubblicazione della ricerca storica (Fondazione OAMi con CDEC e UKBA).

(Nell’immagine il disegno dell’architetto Alessandro Rimini donato dalla figlia Liliana Rimini alla Fondazione CDEC – Archivio CDEC)