Negazionismo male del secolo
Non lo avevo immaginato, ma avrei dovuto: ci sono dei nuovi no- sono quelli no-sic, che considerano la siccità come un’invenzione dei poteri forti. Sono gli eredi di quanti si opponevano a qualsiasi politica ambientale, quelli che sghignazzavano sul buco dell’ozono e sul riscaldamento terrestre. Ma ora hanno trovato amici e sodali a cui collegarsi, tutti in nome di un no-: non esiste e non è esistito nulla: la Shoah, il Covid, l’aggressione russa all’Ucraina, il femminicidio. Ma loro furbi non si fanno fregare dallo Stato, dalle banche, dai giornali, dalle femministe, dagli ebrei, e negano con pervicacia ogni realtà. Così, se la siccità continua, per coerenza li vedremo andare in giro sotto il solleone con gli stivali e l’impermeabile lamentandosi della pioggia. Proprio come quegli altri, no vax quelli, che continuavano a rifiutare le cure anche in ospedale in terapia intensiva. Il negazionismo, male del secolo. Intanto, è crollato un pezzo del ghiacciaio della Marmolada. Per le piogge?
Anna Foa, storica