Il saluto degli ebrei romani
all’ultimo Testimone
È tradizione, tra gli ebrei romani, che prima della sepoltura la salma di una persona scomparsa transiti davanti al Tempio Maggiore e nelle strade limitrofe. L’ultimo saluto all’ombra del luogo che più rappresenta l’identità ebraica locale, perno e punto di riferimento di un quartiere che, tra tante prove, si è sempre risollevato.
Un luogo caro anche a Donato Di Veroli, l’ultimo Testimone romano della Shoah a lasciarci, la cui scomparsa, avvenuta nelle scorse ore all’età di 98 anni, chiude definitivamente – almeno per quanto riguarda la Capitale – il capitolo della testimonianza diretta.
Catturato da fascisti e consegnato ai nazisti di via Tasso pochi giorni dopo l’eccidio delle Fosse Ardeatine, Di Veroli era sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, Strutthof, Natzweiler e infine Dachau. Molti volti commossi l’hanno salutato quest’oggi, in questo suo ultimo passaggio in “Piazza”. Con l’impegno a non dimenticare la sua storia, il suo coraggio, i valori che hanno contraddistinto la sua esistenza.
Sia il suo ricordo di benedizione.