Italia-Brasile, 40 anni dopo
Le emozioni del Paese
e dell’arbitro Klein
In assenza di soddisfazioni dal campo e con l’imbarazzante sequel di una defezione “mondiale”, per l’Italia dal pallone non resta che accontentarsi di un tuffo nella nostalgia. E quale migliore occasione del quarantesimo anniversario della sfida che, a detta degli esperti, merita forse più di ogni altra, nella nostra pur gloriosa storia calcistica, l’articolo determinativo davanti: “la” partita, quindi.
Italia-Brasile dei Mondiali di Spagna scalda ancora il cuore. A confermarlo, insieme al sentimento popolare, le tante iniziative che stanno caratterizzando questa giornata di celebrazioni. Nel nome di Paolo Rossi, l’indimenticabile “Pablito” che con la sua tripletta spianò agli Azzurri la strada della finale. Ma anche degli altri eroi del Sarrià, dalla saracinesca Zoff in avanti.
È una giornata particolare anche per l’arbitro che diresse quella partita da leggenda, l’israeliano Abraham Klein, che sarà oggi protagonista di molti eventi (a partire da una mostra su “Pablito” organizzata a Roma dal Coni). “Una giornata che non posso dimenticare” ha detto appena pochi mesi fa, in visita al Museo del Calcio di Coverciano. Davanti ai suoi occhi molteplici testimonianze e cimeli di allora. Sul suo volto qualche lacrima.
Arbitro dalla grande esperienza internazionale, Klein rischiò però di non esserci, anche se non certo per demeriti professionali. Quell’estate, a livello familiare, fu infatti segnata dalla drammatica guerra con il Libano che avrebbe portato il figlio Amit a partire per il fronte. Klein, angosciato per la sua sorte, fu in dubbio fino all’ultimo. Un giorno però, risolutivo, gli arrivò in albergo un telegramma: “Oggi, come sai, è il mio compleanno. Lo sto festeggiando qui, in Libano. Molti miei amici sono morti e il mio cuore è spezzato, ma parliamo molto della Coppa del Mondo e io sto aspettando con impazienza di vederti arbitrare una partita. Con amore”. E fu così che Klein fece il suo dovere di arbitro, entrando anche lui nella Storia.
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(Nell’immagine Abraham Klein e Paolo Rossi)