Maccabiadi, dall’Italia a Israele
lo sport nel segno dei valori

Dal calcio al basket, dal tennis all’arrampicata sportiva. Sono alcune delle discipline in cui andranno a competere gli atleti della delegazione italiana del Maccabi, tra i protagonisti della ventunesima edizione delle Maccabiadi, le Olimpiadi del mondo ebraico. Come in passato dunque l’Italia avrà una sua rappresentanza nella grande competizione internazionale che dal 12 al 26 luglio vedrà gareggiare in Israele diecimila atleti da oltre sessanta paesi. “Ai nostri ragazzi va il nostro più grande in bocca al lupo. Penso e spero che si rendano conto dell’importanza della Maccabiadi. Loro rappresentano l’Italia in un palcoscenico internazionale, è una cosa molto bella e per nulla scontata”, sottolinea il presidente del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello. Sia a Roma, da dove proviene la più nutrita rappresentanza degli atleti, sia a Milano sono stati organizzati dei momenti per salutare i giovani in partenza per Israele. Un’esperienza possibile anche grazie al contributo dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane il cui logo gli atleti porteranno sulla casacca assieme al simbolo del Maccabi Italia.
Tornando ai saluti, nella capitale la delegazione si è riunita al Tempio Maggiore ricevendo la beracha – benedizione – da rav Jacov Di Segni. A porgere loro l’in bocca al lupo, tra gli altri, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, la presidente della Comunità di Roma Ruth Dureghello e gli assessori comunitari allo Sport e ai Giovani Roberto Di Porto e Raffy Rubin.
A Milano a salutare i ragazzi c’erano anche il rabbino capo della città rav Alfonso Arbib e il vicepresidente della Comunità Ilan Boni. “È un’esperienza che si porteranno dentro per tutta la vita e che dimostra come lo sport sia un modello di collaborazione e di unione”, il commento di Boni. Quest’ultimo sottolinea come altro valore aggiunto di questa iniziativa sia stata la cooperazione messa in campo tra Maccabi, UCEI – il cui logo appare in questa edizione sulla maglia della delegazione italiana – e le realtà di Roma e Milano. Una sinergia su cui ha lavorato il vicepresidente UCEI Milo Hasbani che invia il suo saluto agli atleti: “speriamo portino medaglie a casa, ma soprattutto che si divertano”.